Con l’arrivo dei mesi invernali il Regno Unito fa uno scatto nella corsa ai rimedi anti-Covid approvando, primo Paese al mondo, un farmaco antivirale orale che promette di dimezzare il rischio di ospedalizzazione nei pazienti contagiati. L’Mhra, l’ente britannico regolatore dei farmaci, ha annunciato che l’uso del Lagevrio (principio attivo molnupiravir) è sicuro ed efficace nel ridurre il rischio – non solo di ricovero ma anche di decesso – nei soggetti con sintomi da Covid da leggeri a moderati, che sono più a rischio di sviluppare gravi forme di contagio. L’antivirale, sviluppato dalle industrie farmaceutiche statunitensi Merck Sharp & Dohme insieme alla Ridgeback Biotherapeutics, è diventato così il primo farmaco orale contro il coronavirus, dopo essere passato da una rigorosa sperimentazione e dai controlli di qualità ed efficacia della Commission on Human Medicines, organo consultivo del governo.

“Lagevrio è un altro strumento terapeutico da aggiungere al nostro armamentario contro il Covid-19 ed è anche il primo antivirale approvato per questa malattia che può essere preso per bocca invece che per via intravenosa“, ha commentato June Raine, Ceo della Mhra. “Questo è importante perché significa che può essere preso anche fuori dall’ospedale, prima che Covid-19 progredisca a stadi più gravi”. “Una svolta per i più vulnerabili e gli immunodepressi ” l’ha definita il ministro della salute britannico Sajid Javid che ha inneggiato all’approvazione dell’antivirale come a un passaggio storico per il Paese. A confermare l’efficacia del farmaco anche Sir Munir Pirmohamed, Presidente della Commission on Human Medicines, che ha spiegato come nei test clicnici Lagevrio abbia dimostrato di ridurre il rischio di ricovero e decesso del 50% in adulti a richio e non ospitalizzati, con sintomi da leggeri a moderati: “Sulla base dei dati che abbiamo analizzato attenttamente è chiaro che Lagevrio è un altro trattamento sicuro ed efficace che ci aiuta nella battaglia contro il Covid-19″ ha affermato in un comunicato.

Come funziona?
Lagevrio interferisce con la replicazione del virus, introducendo errori nel suo codice genetico che ne prevengono la moltiplicazione. In questo modo i livelli di infezione nell’organismo vengono mantenuti bassi e di conseguenza si riduce la gravità del contagio. La sperimentazione ha evidenziato che l’antivirale è più efficace se assunto – due pillole al giorno – nelle fasi precoci dell’infezione. L’Mhra ha raccomandato che venga usato entro cinque giorni dal sorgere dei sintomi e il prima possibile dopo un tampone positivo, ma gli scienziati sono chiari: non va usato in sostituzione dei vaccini.

Chi lo può prendere?
Le pillole di molnupiravir sono state approvate per l’uso in pazienti che presentano almeno uno dei fattori di rischio per sviluppare un’infezione grave, ovvero obesi, ultrasessantenni, persone che soffrono di diabete mellito o di distrurbi cardiaci. E anche il ministro della Salulte Javid ribadisce: “È comunque vitale che ci si presenti per fare il vaccino anti-Covid che può salvare la vita, chi è idoneo a ricevere la terza dose si faccia avanti per far sì che il maggior numero di persone siano protette nei mesi invernali”.

Quando sarà disponibile?
Il governo britannico sta predisponendo insieme al servizio sanitario nazionale (Nhs) un piano per la distrubuzione del molnupiravir ai pazienti, attraverso un programma che “partirà il prima possibile”, fa sapere Javid. Il Regno Unito ha già ordinato 480mila dosi che verranno consegnate alla fine dell’anno insieme a 250mila dosi di un altro farmaco sperimentale simile che sta sviluppando la Pfizer. La notizia arriva proprio all’indomani dell’allarme lanciato dal vice-capo dei consulenti medici del governo, il professor Jonathan Van-Tam: “La pandemia ci riserverà dei duri mesi a venire“, e mentre nel Paese si registra una media ormai costante di 40mila nuovi casi giornalieri.

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