Tommaso è un bambino autistico di 9 anni, da poco è riuscito a entrare all’Istituto Vaccari, una scuola per bambini speciali come lui. Il problema è che raggiungerla è diventato sempre più difficile perché il servizio di trasposto scolastico per i bambini disabili, appaltato dal Comune di Roma alla Vincenzo Tundo spa, è in condizioni disastrose: gli autisti non sono pagati da maggio, le vetture non sono più sicure né sanificate. Le famiglie restano spesso senza il servizio. La mamma di Tommaso, Denise, con l’assistente domiciliare, per andare a prenderlo deve fare 20 fermate di metro e un chilometro a piedi. Ma il giorno in cui l’assistente domiciliare non c’è, Tommaso resta a casa e perde le terapie. “Il trasporto è fondamentale per noi famiglie, la situazione è scandalosa, ci dovrebbe essere più attenzione alla disabilità”. La novità, arrivata ieri, è che è stato raggiunto un accordo tra l’azienda e i sindacati per il ripristino progressivo del servizio a partire dal 3 di novembre con 55 linee, per arrivare alla piena operatività il 15 di novembre con 136 linee.

Articolo Precedente

Eutanasia, rinviata ancora la discussione sulla proposta di legge alla Camera. M5s: “I leghisti minacciano di fargli fare la fine del ddl Zan”

next
Articolo Successivo

Sono il papà orgoglioso di un ragazzo gay. Ho sofferto molto nel leggere le falsità sul ddl Zan

next