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McGregor, l’ex allenatore: “Ha un cuore grande, Facchinetti lo avrà infastidito. Normale che i soldi a volte diano alla testa”

“Sono stato uno dei suoi primi allenatori - afferma l’ex pugile Philip Sutcliffe Senior a Repubblica - e abbiamo ripreso a lavorare assieme lo scorso anno, quando ha richiesto la mia consulenza tecnica prima di un match”

di Gianpiero Pisanello

McGregor-Facchinetti. Il pugno tirato dal lottatore al manager è ora oggetto di indagine ma sulla questione interviene uno dei primi allenatori del campione di MMA. Philip Sutcliffe Senior, 61 anni, ex pugile con alle spalle due partecipazioni alle Olimpiadi del 1980 e del 1984 e quattro volte campione di Irlanda. Attualmente Sutcliffe è in Italia per “Bologna Vs Dublin, la sfida continua”, sette incontri di boxe olimpica organizzato dalla palestra popolare Bolognina Boxe. “Sono stato uno dei suoi primi allenatori – afferma l’ex pugile a Repubblica – e abbiamo ripreso a lavorare assieme lo scorso anno, quando ha richiesto la mia consulenza tecnica prima di un match”. Le sue dichiarazioni sono a ritroso e ripercorrono le tappe dell’atleta più pagato al mondo. “La prima volta che ho visto Conor McGregor aveva solo dieci anni, ricordo che entrai in palestra e vidi questo bambino che prendeva a pugni e a calci un borsone più grosso di lui e mi disse che voleva fare il pugile, io gli risposi che prima avrei dovuto parlare con i suoi genitori”. Ottenuto il permesso da parte di papà Tony e di mamma Margaret, Conor, spiega il coach, non ha abbandonato più la palestra: “Conor è cresciuto insieme a mio figlio e insieme ai figli degli altri coach, preferivamo tenere i ragazzi in palestra invece che lasciarli bighellonare in strada, il nostro è un quartiere proletario dove nessuno ti regala nulla, nella palestra vengono ad allenarsi gli operai, gli elettricisti e i disoccupati”. Poi, aggiunge divertito: “Attorno ai 16 anni ha iniziato a scoprire altri sport da combattimento: kickboxing, MMA, jiu-jitsu brasiliano e ha conosciuto John Kavanagh, il suo storico tecnico, e a me non piaceva perché questi sport lo distraevano e gli rubavano tempo dalla boxe”. In merito all’aggressione di qualche giorno fa al dj e conduttore Francesco Facchinetti, il coach tenta di giustificarlo: “Ha un temperamento acceso, non so cosa sia successo a Roma, ma sicuramente Facchinetti ha fatto qualcosa per infastidirlo perché Conor è una persona dal cuore molto grande”. E in merito alle dichiarazioni del rapper Benjamin Mascolo: “Conor, è una persona che ha fatto tanti soldi in pochissimo tempo, è normale che a volte i soldi diano alla testa e che quindi ogni tanto esageri con l’alcool e che magari si rilassi in qualche altro modo. È uno dei più grandi showmen che io abbia mai conosciuto. È una persona da un cuore molto grande è un vero gentleman: l’ho visto aprire la portiera alle ragazze dopo aver parcheggiato e coprire con il suo giubbotto una pozzanghera in strada per non far bagnare le scarpe a una donna, ora è diventato un grande nome e anche se sposta un bicchiere dal tavolo fa subito notizia e tutti sono pronti a puntargli il dito contro”.

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