di Pietro Francesco Maria De Sarlo

Mario Draghi sarà anche un drago, ma mi sembra che ciurli un poco, però appena appena, nel manico. A Sky Tg24 Economia del 1° ottobre 2021 disse che non ci sarebbe stata nessuna stangata sulla casa. La riforma del catasto con la conseguente revisione degli estimi non avrà impatto sulle tasche degli italiani. E, come riportato da Sky Tg, “il premier lo dice a chiare lettere: tutti pagheranno quanto prima. Nessuno pagherà di più, nessuno di meno, si tratterà insomma di una operazione statistica”.

Ma a cosa serve la rendita catastale? Se ereditate un immobile, prendete la rendita, la maggiorate del 5% e poi la moltiplicate per un coefficiente che va da 40,8 a 140, in funzione del fatto che si tratti di una prima casa e della categoria dell’immobile. Sulla rendita catastale si basa il calcolo dell’imposta di registro per le compravendite immobiliari e per il calcolo dell’Imu e della Tasi. Insomma, è la base per il calcolo di tutte le imposte sulla casa. Il gettito fiscale immobiliare vale per le Casse dello Stato più o meno 40 miliardi all’anno, ma c’è ancora molto da spremere.

Ora, con tutte le cose che deve fare la Pubblica Amministrazione per rendere operativo il Pnrr, e tutto il popò di riforme che ci chiede l’Europa per darci questa manna, perdiamo tempo e ci divertiamo a fare statistiche che non utilizzeremo mai? Neanche per fare un minimo di ragionamento sull’equità del sistema attuale? Neanche per chiederci quali categorie sociali pagano di più del dovuto e quali di meno? Oppure per capire, nell’Italia dei campanili, se ci siano dei territori penalizzati oppure favoriti?

Insomma, i governi attuali e futuri leggeranno queste statistiche come se guardassero un panorama, un quadro o il cielo stellato senza trarne conseguenze operative e di governo? A quale governo verrà mai in mente di utilizzare gli estimi e le rendite prendendo ‘le statistiche’ di Draghi per aggiustare i conti? Neanche se ce lo chiede l’Europa o miss Mondo.

Evidentemente qualcuno avrà detto a Draghi che gli italiani hanno creduto veramente all’Elevato che raccontava la favoletta che era un grillino. Lo immagino mentre stupefatto Draghi chiedeva a Beppe Grillo: “Ma dai? Ci hanno creduto veramente?” e giù a ridere entrambi. Guardando, però, il dato delle astensioni e i voti persi dal M5S nelle ultime elezioni, a quanto pare ci hanno creduto solo Luigi Di Maio e Roberto Fico, ma tant’è!

Dal mio punto di vista il catasto va doverosamente rivisto e reso moderno ed efficiente per fare una seria politica fiscale sugli immobili, ma perché non dirlo e essere onesti con gli italiani, non trattandoli sempre da idioti?

Dopo la sparata di Matteo Salvini, è arrivato l’incontro chiarificatore. Pare che Salvini abbia chiesto a Draghi: “Vero che l’operazione di revisione del catasto non è finalizzata ad aumentare le tasse? Mettilo per iscritto” e che Draghi abbia risposto: “Fidati! Giurin giurello, è solo un giocherello che facciamo giusto per assumere qualche laureato in statistica. Me pozzino cecamme se non è così!”.

Testimoni attendibili riferiscono delle dita della mano destra di Draghi incrociate dietro la schiena mentre la sinistra ravanava nella tasca dei pantaloni. E poi hanno aggiunto che Draghi ha detto a un Salvini perplesso: “Poi vareremo una battaglia in Europa per evitare che gli Agnelli, i Ferrero, i Berlusconi e tutti gli altri magnati di Confindustria paghino ridicole tasse in Olanda. Basta con i paradisi fiscali!”. A quel punto sembra che Salvini abbia replicato: “No, questa proprio non la bevono” e Draghi: “La bevono, la bevono. Hanno persino creduto che tu facessi sul serio con questa sparata sul catasto!”.

Però non è vero che beviamo tutto. Sappiate che siamo solo senza voce e senza rappresentanza, perché chiunque votiamo alla fine governano sempre i soliti noti che rappresentano gli stessi interessi e allora ci siamo anche stufati di votare. Però, accà, nisciuno è fesso!

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