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The World’s 50 Best Restaurants 2021, anche due italiani tra i migliori ristoranti del mondo: ecco chi sono

Per conoscere il podio del The World’s 50 Best Restaurants tocca aspettare fino al 5 ottobre ma un gustoso antipasto è già arrivato

di Francesco Canino

Per conoscere il podio del The World’s 50 Best Restaurants e sperare che ci salga su anche un italiano, tocca aspettare fino al 5 ottobre, data in cui ad Anversa verrà svelata la classifica definitiva del patinato riconoscimento che vent’anni esatti redige la lista dei migliori ristorante del mondo. Ma un gustoso antipasto è già arrivato grazie al disvelamento della seconda parte della classifica, quella che va dal 51 al 100, con due clamoroso soddisfazioni tricolore (QUI L’ELENCO COMPLETO). Dopo un anno di pausa a causa della pandemia, si assiste infatti a un primo interessante rimescolamento dei giochi, compresa la scalata di due super chef italiani.

Il primo è Mauro Uliassi, re della cucina di mare (ma non solo) da Senigallia con furore: il suo tre stelle Michelin ha guadagnato quasi dieci posizioni passando dalla 61esima conquistata nel 2019 alla 52esima appena ufficializzata. A tallonarlo c’è un altro orgoglio italiano, Norbert Niederkofler, anche lui tristellato con il suo St. Hubertus di San Cassiano, in provincia di Bolzano: nel suo caso il balzo è ancora più clamoroso, perché l’ultima volta stava al 116esimo posto (la lista era stata allungata a 120 ristoranti) mentre quest’anno è salito al 54esimo.

Ma come funzionano le votazioni del The World’s 50 Best Restaurants? A esprimersi è una giuria di circa mille esperti internazionali del settore della ristorazione, che formano una super Academy proveniente da 26 paesi: ognuna di queste è formata da quaranta membri (incluso un presidente, esclusi invece dalla votazioni gli sponsor), e tutta la classifica viene verificata dalla società di consulenza Deloitte che verifica l’integrità delle operazioni. Proprio per questo è difficile fare pronostici, anche se gli addetti ai lavori scommettono sull’Alchemist di Copenaghen e sullo chef Rasmus Munk. Quanto agli italiani, l’unica certezza è che non vincerà Massimo Bottura: la sua Osteria Francescana ha messo ha segno una clamorosa doppietta in quattro anni ma il cambio di regolamento prevede che chi ha vinto non partecipi più. E dunque non resta che aspettare il 5 ottobre.

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