È in corso l’evacuazione di almeno 5.000 persone dalle loro case di La Palma, isola delle Canarie dove è in corso un’eruzione vulcanica. Lo riportano i media iberici. La Guardia Civil spagnola ha comunicato che nelle prossime ore si potrebbe arrivare a 10.000 sfollati. Magma e altro materiale piroclastico continua a fuoriuscire dal vulcano Cumbre Vieja e le autorità hanno consigliato di non avvicinarsi alla zona dell’eruzione. Nelle zone a rischio è stato chiesto di proteggersi dalla cenere e di chiudersi in casa nel caso ne cadesse nelle vicinanze. Mentre la lava continua ad avanzare lentamente verso la costa di La Palma, travolgendo alcune strade e arrivando alle porte di alcune case, il premier spagnolo Pedro Sánchez è arrivato sull’isola – posticipando il viaggio negli Stati Uniti per assistere all’assemblea generale dell’Onu – per seguire da vicino l’emergenza, secondo Tve e l’agenzia di stampa Efe. Pompieri e militari si stanno attivando per affrontare le conseguenze dell’eruzione.

“Esperti ed autorità sperano che i possibili danni in zone abitate siano il più possibile limitati. “È una fortuna che (l’eruzione) si stia verificando in una zona scarsamente popolata”, ha affermato Ángel Víctor Torres, presidente regionale delle Canarie. L’ultimo risveglio del Cumbre Vieja prima di quello in corso avvenne nel 1971: quella fu anche l’ultima eruzione vulcanica sulla terra ferma registrata alle Canarie. In quel caso morì una persona per inalazione di gas.

Per David Calvo, portavoce dell’Istituto Vulcanologico delle Canarie, citato da Rtve, si tratta al momento di un’eruzione di tipo ‘stromboliano’, ovvero di piccola o media intensità, caratterizzata dall’emissione di scorie incandescenti, lapilli e bombe di lava ad altitudini da decine fino a centinaia di metri. Potrebbero essere addirittura sette i punti da cui sta fuoriuscendo il materiale vulcanico. L’eruzione è stata preceduta da uno sciame sismico con migliaia di scosse registrato a partire dallo scorso 11 settembre.

Articolo Successivo

Elezioni Russia, il partito di Putin si riprende la Duma: ha quasi il 50% dei voti. Ue: “Clima di intimidazione”. Usa: “Basta pressioni”

next