Polemica vivace a “Piazzapulita” (La7) tra la deputata Pd Beatrice Lorenzin e il filosofo della comunicazione Carmine Castoro, noto per essere scettico nei confronti dei vaccini.
Castoro spiega la sua posizione: “Non mi sono vaccinato perché vorrei uno Stato che si prendesse cura dei cittadini, cioè vorrei un sistema coordinato e articolato di cure, come l’assistenza territoriale e domiciliare”. “Ma se uno si cura, vuol dire che si è preso il covid – obietta il conduttore Corrado Formigli – Non è meglio non prendersi il virus? Anche perché, se lo prendi, puoi contagiare gli altri. Chi ha completato il ciclo vaccinale ha il 96% di probabilità in meno di morire rispetto a chi non è vaccinato. È un dato significativo”.

“Certo – replica Castoro – Ma è anche un dato significativo la libertà di coscienza e la discussione polifonica di questo problema qui in uno Stato”. “Ma la libertà di coscienza sua ammazza me, mi scusi”, ribatte Formigli. “No, no – insorge Castoro – non arriviamo a queste strettoie concettuali che sono banali“. “No, non è concettuale – replica il giornalista – Se lei mi attacca il virus, io posso morire. Io, per esempio, mi sono vaccinato anche perché avevo paura di ammazzare i miei genitori che hanno 90 anni”. “Sì, però non dimentichiamo che in questo momento i vaccini sono in una fase ancora sperimentale – afferma lo scrittore – La certificazione definitiva su efficacia e su effetti nocivi del farmaco non è stata ancora data dall’Agenzia Europea del Farmaco. E in questo momento si ha un uso emergenziale del vaccino”.

Commenti di dissenso in studio, dal virologo Andrea Crisanti all’ex ministra della Salute Beatrice Lorenzin, che puntualizza: “Ma non è vero. Guardi, la strettoia concettuale è quella di parlare di cose che non si conoscono. Poi abbiamo anche un altro argomento polifonico, che sono i 130mila morti per covid in Italia. Le ricordo che questi vaccini hanno finito la sperimentazione, cioè la fase 1, la fase 2 e la fase 3. Hanno avuto un’autorizzazione con una procedura condizionata – continua – cioè, dopo che i vaccini sono stati approvati, ci sono stati ulteriori studi, il che, peraltro, viene fatto sempre sui vaccini. A oggi abbiamo somministrato 4 miliardi e mezzo di dosi, come dice il professor Crisanti. E possiamo dire che su tutte le persone vaccinate nell’emisfero occidentale sono stati seguiti gli effetti avversi e gli effetti collaterali medi, lievi e gravi”. “Ma perché dobbiamo usare il green pass come bolla sanzionatoria?”, insorge Castoro. “Stiamo parlando dei vaccini – ribatte Lorenzin – Lei ha detto che la vaccinazione è in fase sperimentale e invece non lo è. Quindi, cominciamo a dire le cose come stanno, perché altrimenti si fa disinformazione“.

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