Il decreto sul Green pass è arrivato alla Camera, dove potrebbe passare senza la fiducia del governo, che intanto si prepara a un nuovo provvedimento per estenderlo da ottobre ai dipendenti statali e – forse – anche ai lavoratori delle imprese. Su quest’ultimo punto però restano ancora molte distanze tra la Lega e gli altri partiti che compongono la maggioranza. Il premier Mario Draghi intanto lunedì ha visto a Palazzo Chigi il segretario della Cgil, Maurizio Landini, mentre tutti i sindacati hanno incontrato Confindustria. Viale Astronomia è a favore del green pass in tutti i luoghi di lavoro, una posizione condivisa da molti imprenditori.

“Io sono molto d’accordo con il Green pass”, ha dichiarato l’ad di Conad, Francesco Pugliese, ospite lunedì sera della trasmissione di Rete 4 Quarta Repubblica. “Non capisco per quale motivo io che sono vaccinato devo avere queste attenzione e poi devo invece correre il rischio di andare in un supermercato col dipendente che può non essere vaccinato”, ha spiegato Pugliese. L’amministrato delegato ha quindi presentato la sua proposta per i dipendenti che non si vogliono vaccinare: “Credo che la via più giusta sia quella di andare in aspettativa non retribuita, in modo che possiamo sostituirli“.

A un mese dall’introduzione del meccanismo del certificato verde, il governo valuta un allargamento della misura, anche perché già con il report di venerdì prossimo potrebbe essere annunciata una nuova stretta in Sardegna e Calabria, che rischiano di abbandonare la zona bianca per le alte percentuali sull’occupazione dei posti letto per Covid. L’unico modo per scongiurare un ritorno di tutto il Paese alla zona gialla ad ottobre sembra essere l’aumento delle vaccinazioni oltre il target – che sembra ormai alla portata – dell’80% della platea vaccinabile immunizzata. Su questo aspetto prosegue la moral suasion dell’Esecutivo, pronto a dare ancora impulso alla campagna vaccinale anche ad ottobre, affinché anche i più timorosi scelgano la strada dell’immunizzazione.

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La vicenda Alitalia ha raggiunto l’assurdo: chiedo a Mattarella di non firmare l’ultimo decreto

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