Sono centinaia i bambini che ogni settimana muoiono a causa del Covid in Indonesia: secondo il New York Times, 150 nella sola settimana dal 12 al 20 luglio. Molte delle vittime hanno meno di 5 anni e in Indonesia, spiegano i medici, il tasso di mortalità infantile causata dal virus è il più alto del mondo. Da sempre considerata la fascia meno a rischio, con la recrudescenza della pandemia i bambini stanno cominciando a pagare con la vita un’emergenza sanitaria che nel Paese asiatico ha visto ogni sforzo indirizzato prevalentemente verso la sopravvivenza di adulti e anziani.

L’inizio della crescita del numero delle morti infantili è conciso con la diffusione della variante Delta del virus, iniziata qualche mese fa nell’area geografica del sud-est asiatico. La nuova ondata ha avuto un impatto molto violento in Indonesia, Myanmar, Vietnam e Thailandia, tutti Paesi che hanno una bassa percentuale di persone vaccinate. Nel caso dell’Indonesia, il numero delle persone che hanno ricevuto almeno una dose – 16% – viene schiacciato dalle cifre di nuovi casi positivi e morti registrate nella sola giornata di venerdì 23 luglio: più di 50mila nuovi positivi e 1566 vittime, portando l’Indonesia a superare Brasile e India. La differenza, in termini statistici, tra questo nuovo picco e quelli registrati nelle ondate precedenti è che i bambini sono diventati sempre più presenti, arrivando a costituire il 12,5% dei casi dell’intero Paese. “Finora i bambini erano le vittime nascoste della pandemia – dice Yasir Arafat di Save The Children al New York Times – ora non lo sono più”.

Dall’inizio della pandemia, sempre secondo il quotidiano statunitense, sono più di 800 i minori che in Indonesia sono morti per il Covid. Oltre al virus, i bambini sono minacciati da quella che è un’emergenza nell’emergenza: i più piccoli sono stati lasciati indietro nella campagna vaccinale, non trovano abbastanza ricoveri in ospedali già pieni per gli adulti ammalati, soffrono di malnutrizione, malattie cardiache e fragilità. E il luogo in cui dovrebbero essere più al sicuro, ovvero la famiglia, è invece dove vengono esposti maggiormente al rischio di contrarre il virus, con migliaia di madri e padri malati che finiscono in isolamento nelle proprie abitazioni. La diffusione del virus tra la fascia infantile è dovuta anche alla negligenza dei più grandi, come spiega il capo della Indonesian Pediatric Society, Aman Bhakti Pulungan: “Gli adulti sono quelli più testardi – ha detto al Nyt – perché rifiutano le mascherine e portano i bambini nei luoghi più affollati”.

Nel complesso, secondo i conteggi della Johns Hopkins University, l’Indonesia ha registrato dall’inizio della pandemia 3.166.505 casi di contagio, inclusi 83.279 decessi, ma gli esperti affermano che i dati reali sono molto più alti poiché il numero dei tamponi che si effettuano nel Paese è molto basso. Alla luce del perdurare dell’emergenza, il presidente Joko Widodo ha prolungato alcune misure restrittive, permettendo però ai mercati tradizionali di riaprire seppur con l’obbligo di attenersi a rigidi protocolli.

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