Sono tra i 120 e i 130 gli italiani in quarantena a Malta che finora, secondo quanto si apprende, si sono messi in contatto con l’ambasciata italiana. Circa 50 sono risultati positivi al Covid-19, mentre gli altri si trovano in isolamento perché entrati in contatto con persone contagiate. Solo alcuni sono maggiorenni. Sono ad esempio tutti minorenni i 70 ragazzi in vacanza e da giorni bloccati sull’isola poiché una ventina di loro è risultata positiva al test. In seguito all’aumento esponenziale dei positivi registrato nell’ultima settimana, La Valletta ha deciso che solo chi possiede il Green Pass europeo (rilasciato dopo 14 giorni dalla seconda vaccinazione), potrà entrare nell’isola e che dal 14 luglio chiuderanno nuovamente le scuole di inglese.

Ieri l’ambasciata italiana, in continuo contatto telefonico con i ragazzi, ha organizzato – in collaborazione con le autorità locali – un servizio di trasporto per radunare i giovani al Corinthia Marina, a Saint Julian, riconvertito in Covid Hotel, al quale nessuno può avere accesso. Nel focolaio sono coinvolti anche giovani turisti francesi e spagnoli. Intanto, sono in arrivo ricette e farmaci per alcuni dei contagiati grazie al comitato Cura Domiciliare Covid-19, allertato da alcuni genitori. “I ragazzi – spiega l’avvocato e presidente del comitato, Erich Grimaldi – sono stati contattati dai medici volontari i quali si sono attivati con i professionisti sanitari e farmacisti fino ad individuare quelli disposti a ricevere le ricette dall’Italia e consegnare i farmaci, dopo circa una settimana di isolamento senza alcuna terapia”.

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