“Entro il 2026 avremo un costo totale di esercizio uguale a quello dei modelli termici, senza la necessità di incentivi pubblici”. Ne è convinto Thierry Koskas, direttore vendite e marketing di Stellantis. E questa previsione fa anche da architrave a tutta la strategia industriale del gruppo Stellantis per il prossimo decennio, la stessa che passa pure per Termoli, dove verrà realizzata la terza delle Gigafactory – i maxi complessi industriali dedicati all’assemblaggio di batterie per veicoli elettrici – della multinazionale, che si aggiungerà a quelle di Germania e Francia.

Il tutto, dal punto di vista del prodotto, ruoterà attorno a “quattro piattaforme dedicate, con autonomie comprese tra i 500 e gli 800 chilometri, e cinque gigafactory da oltre 260 GWh di capacità complessiva”, ha detto Carlos Tavares, numero uno di Stellantis: “Entro il 2030 il 70% delle auto vendute da Stellantis saranno elettriche in Europa, il 40% negli Stati Uniti. Investiremo non meno di 30 miliardi di euro in 5 anni”. Denari che verranno spesi principalmente in elettrificazione e software. Tutto ciò sarà finanziariamente sostenibile, secondo Stellantis, grazie a una progressiva riduzione del costo delle batterie, che coinciderà con l’aumento dei margini provenienti dalle vendite di automobili elettriche.

La ristrutturazione tecnologica coinvolgerà tutti i marchi del gruppo, a cominciare dal più iconico, Alfa Romeo, che dal 2024 diventerà “Alfa e-Romeo”, a sottolinearne ulteriormente l’inedita natura a elettroni. “Entro il 2028 tutta la gamma europea della Opel sarà puramente elettrica”, ha promesso l’amministratore delegato Lohscheller, aggiungendo che la marca tedesca “tornerà in Cina ed entro la metà del decennio lancerà un modello molto emozionale, chiamato Manta E”.

Stessa musica in Peugeot: “Siamo già il secondo marchio che vende di più in Europa quando si tratta di elettriche pure”, ha affermato Linda Jackson, che dirige il brand francese: “I margini sono già allineati a quelli delle termiche ed entro il 2025 tutta la nostra offerta europea sarà elettrificata”. Parole a cui fanno eco quelle di Olivier François, al vertice di Fiat e Abarth: “La Fiat che diventa elettrica non è una sorpresa: la 500 è già andata verso le zero emissioni, ma tra il 2023 e il 2024 vedrete l’elettrico su tutti i modelli. In quello stesso anno sarà la volta di Abarth. Per un marchio democratico come noi, l’addio al termico sarà tra il 2025 e il 2030, quando i prezzi delle Ev saranno allineati con quelli delle auto con motore termico”.

Allineamento totale dei marchi americani del gruppo: “Entro quattro anni avremo l’elettrico puro in tutti i segmenti, compreso quello della Wagoneer, migliorando le doti in off-road dei nostri veicoli. Questa sarà la transizione più grande della nostra storia”, ha detto Christian Meunier, ceo del marchio Jeep, il più globale fra quelli di Stellantis. Il range delle batterie delle auto elettriche Stellantis andrà da 37 a oltre 200 kWh di capacità, coi veicoli più performanti che potranno scattare da 0 a 100 all’ora in 2 secondi netti e ricaricarsi alla velocità di 32 km al minuto. Nel 2026, poi, dovrebbero arrivare gli accumulatori con tecnologia allo stato solido.

In programma anche un ciclo chiuso dei battery-pack, all’insegna dell’economia circolare. “Faremo delle fabbriche di re-manifattura e ri-uso per la seconda vita, anche per l’accumulo di energia. Il primo è già in funzione a Russelsheim”, ha detto Alexandre Guignard, Direttore della Business Unit Low Emission Vehicles: “Una volta che le batterie non sono più utili né per la trazione né per la second life ci sarà un programma di riciclo delle materie prime che ci permetterà di chiudere il cerchio producendo nuove batterie, riducendo costi di logistica e consumo di risorse, contribuendo alla sostenibilità delle nostre elettriche”.

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