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Raffaella Carrà, Bob Sinclair: “Se fossi stato un po’ più grande mi sarei innamorato di lei. L’ho sentita per l’ultima volta il 18 giugno, non era triste o debole”

Lo dice il dj francese Bob Sinclair in due diverse interviste, al Messaggero e al Corriere della Sera, ricordando come nacque l'operazione del remix di 'A far l'amore comincia tu', diventato un successo mondiale

di F. Q.

“Ci sono persone che dovrebbero vivere per l’eternità e Raffaella era una di queste: che Dio la benedica“. Lo dice il dj francese Bob Sinclair in due diverse interviste, al Messaggero e al Corriere della Sera, ricordando come nacque l’operazione del remix di ‘A far l’amore comincia tu‘, diventato un successo mondiale. “Era il 2011. Chiesi al mio agente italiano di poterla incontrare per parlarle dell’idea – ha raccontato il dj -. Cenammo insieme a Roma: scattò subito qualcosa che ci fece sentire complici. Raffaella mi disse: ‘Senti, sono dieci anni ormai che io non faccio niente. Ma ho deciso di accettare la tua proposta. Mi piace la cultura che rappresenti, quella delle discoteche’. Poche ore dopo eravamo in studio a chiudere il remix: fu un momento sospeso tra la nostalgia e la voglia di essere ancora sul pezzo”.

Quella canzone era carica di erotismo – ha spiegato Bob Sinclair – con quel botta e risposta fantastico: Ah ah ah ah-a far l’amore comincia tu. Una cosa mai sentita prima, nel pop. In quei 2 minuti e mezzo c’era tutta l’essenza di Raffaella Carrà: è stato un modello di libertà assoluta che ha infranto i codici, fatto riflettere sulla condizione femminile nella società dell’epoca e sui pregiudizi nei confronti della comunità gay. Se l’avessi incontrata in un altro momento, se fossi stato un po’ più grande, probabilmente mi sarei innamorato di lei. L’amore si manifesta attraverso l’energia: incontri qualcuno e subito questa persona ti comunica un’energia positiva o negativa. Per questo Raffaella ha voluto incontrarmi di persona quella sera. Ed è per questo che dico che avrei potuto innamorarmi. Era una donna molto bella, con grandi valori, non carrierista, non cattiva, non volgare, animata da bei pensieri. Poi Raffaella sapeva di avere una missione”.

E ancora, secondo il dj francese, la Carrà “è stata la prima a lottare per l’inclusione, in tutti i campi”. Il brano venne scelto da Paolo Sorrentino per ‘La grande bellezza’: “Mi fecero vedere la scena in anteprima, non credetti ai miei occhi: l’aveva trasformata in un inno del mondo della notte, facendola ballare a tutte quelle persone su un tetto del centro di Roma. Fu emozionante”. L’ultima volta che ha sentito Raffaella quando è stata? “Il 18 giugno, per il suo compleanno. Sapevo che stava lavorando ad alcuni progetti. Non mi è apparsa triste o debole, aveva quell’energia e quella gioia di vivere di sempre. È un privilegio raccontare di aver collaborato con lei”, conclude Bob Sinclair.

Raffaella Carrà, Bob Sinclair: “Se fossi stato un po’ più grande mi sarei innamorato di lei. L’ho sentita per l’ultima volta il 18 giugno, non era triste o debole”
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