Continuano a crescere i contagi nel Regno Unito che da fine maggio sta assistendo a un’impennata delle infezioni da coronavirus, nonostante la tempestiva ed efficiente campagna di vaccinazione di massa. Nelle ultime 24 ore è stato registrato un aumento record di casi a causa della variante delta del Sars-Cov-2, ormai dominante: sono 18.270 i nuovi positivi, il numero più alto dallo scorso 5 febbraio (allora erano stati 19.114), e 23 i decessi. Ieri i contagi erano saliti di 15.810. Sul fronte delle vittime, l’alto numero dei vaccinati continua a mantenere i numeri contenuti, riportano i media locali. A oggi, quasi l’84% della popolazione ha ricevuto la prima dose, oltre il 61% il richiamo.

La variante Delta, rilevata per la prima volta in India, non allarma soltanto il Regno Unito, ma tutta l’Europa. Il ceppo “sta diventando dominante anche nel nostro continente e non possiamo dire che siamo già alla fine della pandemia”, ha avvertito la cancelliera tedesca Angela Merkel al termine del Consiglio europeo. La leader ha ribadito di indossare le mascherine e di rispettare il distanziamento sociale. “Sono le prime misure da adottare per evitare l’insorgere di una quarta ondata”, ha spiegato la cancelliera. La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha detto che l’Europa è “molto preoccupata” per la variante Delta, che rappresenta ad ora il 90% del totale delle infezioni rilevate nel Regno Unito. “Sta rapidamente progredendo ma abbiamo buone notizie – ha detto l’ex ministra tedesca, spiegando che con due dosi di vaccino contro il Covid-19 si ha una “protezione molto buona”.

Per questo von der Leyen ha invitato a somministrare quante più dosi possibili, soprattutto ai gruppi vulnerabili. L’efficacia della vaccinazione completa contro la variante è stata certificata anche dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema). “La seconda dose è fondamentale per evitare la diffusione del contagio”, ha spiegato la direttrice esecutiva Emer Cooke.

Anche Israele corre ai ripari per limitare la diffusione del virus, e ha ripristinato l’obbligo delle mascherine al chiuso, abolito lo scorso 15 giugno. Con un’ordinanza, il ministero della Salute ha anticipato il provvedimento di due giorni (l’obbligo sarebbe dovuto scattare domenica), entrando in vigore alle 12 di venerdì. La causa sarebbe proprio l’aumento esponenziale dei casi di contagio da variante Delta. Il ministero della Salute ha raccomandato inoltre che gli israeliani indossino mascherine durante gli eventi pubblici di massa, anche se si svolgono all’aperto, “come gli eventi del Pride del fine settimana“. “So che a livello globale c’è attualmente molta preoccupazione per la variante Delta del Covid-19 e anche l’Oms è preoccupata”, ha detto il direttore generale dell’Agenzia Onu Tedros Adhanom Ghebreyesus. “È la variante più contagiosa di quelle identificate finora, è stata rilevata in almeno 85 Paesi e si sta diffondendo rapidamente tra le popolazioni non vaccinate”.

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