Da lunedì prossimo 28 giugno, quando l’Italia sarà tutta in zona bianca, verrà meno l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto. Ad annunciare la decisione è stato il ministro della Salute Roberto Speranza su Facebook, dopo che il Comitato tecnico scientifico ha dato via libera sul piano epidemiologico alla luce della “contenuta circolazione” del virus. Il ministro precisa che il liberi tutti varrà solo in zona bianca (se qualche regione tornasse in giallo, dunque, si rivedranno anche le mascherine all’aperto) e comunque “nel rispetto delle indicazioni precauzionali stabilite dal Cts”. Che ha fissato alcuni paletti: bisognerà comunque avere sempre con sé la mascherina e indossarla quando di creano le condizioni per un assembramento, oltre che su tutti i mezzi di trasporto pubblico. Inoltre ne va “raccomandato fortemente l’uso” nei soggetti fragili e immunodepressi e a coloro che stanno loro accanto. E ovviamente andranno rispettate “le disposizioni e i protocolli stabiliti per l’esercizio in sicurezza delle attività economiche, produttive e ricreative”.

“Il Cts – si legge in una nota del portavoce Silvio Brusaferro – nella seduta odierna ha affrontato il quesito posto dal ministero della Salute circa l’opportunità di mantenere l’obbligo di indossare mascherine nell’attuale scenario epidemiologico e ritiene che: le mascherine rappresentano uno dei mezzi più efficaci per la riduzione della circolazione del virus; lo scenario epidemiologico è caratterizzato da una incidenza stabilmente e significativamente sotto i 50 casi x 100.000 abitanti nei 7 giorni indicativa di una contenuta circolazione del virus SARS-CoV-2; questo si tradurrà in un quadro nazionale che dalla prossima settimana vedrà tutte le regioni in zona bianca”.

Il Comitato ha trovato la quadra dopo un confronto durato oltre due ore. Sulla decisione ha influito anche la percentuale di vaccini somministrati in Italia (al momento già oltre il 53% della popolazione ha almeno una dose e circa il 27% ha fatto completato il ciclo). Numeri costanti di somministrazioni che si spera rispettino il trend anche nel mese di luglio, quando però si registrerà un calo degli arrivi di Pfizer, il vaccino mRna che insieme a Moderna viene inoculato agli under 60, secondo le ultime disposizioni. Diversi governatori parlano di un taglio tra il 25 e il 30% rispetto a giugno mentre Moderna – le cui disponibilità sono sempre state esigue – raggiungerà in alcuni territori punte del -65%. In quest’ultimo mese infatti gli arrivi erano stati superiori alle attese a causa degli anticipi di alcuni carichi.

L’Italia è ormai alla prova della normalità, senza coprifuoco e con Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Provincia di Bolzano, Sicilia e Toscana che hanno appena raggiunto in zona bianca il resto del Paese (manca la Valle D’Aosta, che entrerà nella fascia di rischio più bassa il 28 giugno). E i numeri dell’inizio dell’estate continuano migliorare, con l’ultimo bollettino registra numeri da record sui contagi per questo 2021: nelle ultime 24 ore sono 495 i nuovi positivi e 21 le vittime, con il tasso stabile da giorni e attualmente allo 0,61%. Sono soltanto nove gli ingressi in terapia intensiva (385 attualmente in tutta Italia). E’ sulla base di dati confortanti che già in queste ore l’Alto Adige avvia per primo la sperimentazione sullo stop alla mascherina all’aperto, con un’ordinanza per il momento valida fino al 31 luglio. Sarà però ancora obbligatorio avere con sé il dispositivo di protezione individuale, ma si dovrà indossare solamente nei luoghi al chiuso diversi dalla propria abitazione e all’aperto nel caso in cui non è possibile mantenere la distanza interpersonale oppure in caso di assembramenti di persone.

Dovrebbe invece essere sciolta a breve la riserva sull’apertura delle discoteche, che dovrebbero poter ripartire dagli inizi di luglio e sicuramente con l’obbligo del green pass. L’utilizzo del certificato verde sarà operativo dal prossimo 28 giugno nel nostro Paese e dal primo luglio sarà utile per spostarsi in tutta Europa, con la possibilità di ottenere il Qr Code attraverso le app Immuni e su IO oppure stampandolo in farmacia o con il supporto del medico di base.

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