Le indagini sull’incidente alla funivia Stresa Mottarone – 14 morti tra cui due bambini – riguarderanno anche la scatola nera della cabina 3 dove si trovavano i passeggeri. La difesa di uno degli indagati, il direttore tecnico Enrico Perocchio, si è riservata di chiedere l’incidente probatorio anche per l’analisi del dispositivo elettronico, che dovrebbe aver registrato l’attività dell’impianto della funivia e gli ultimi attimi prima che la cabina precipitasse. Ad annunciarlo è stato lo stesso legale di Perocchio nel corso del conferimento dell’incarico da parte della procura di Verbania al consulente tecnico chiamato a estrarre e fare copia forense dei dati dei telefoni, dei pc e degli altri supporti informatici sequestrati.

I dati della scatola nera saranno ‘copiati’ dal tecnico nominato dalla Procura di Verbania negli uffici della società che gestisce l’impianto sotto sequestro dal giorno dell’incidente come ha spiegato l’avvocato Federico Sinagra, dello studio Caroleo Grimaldi, al termine del conferimento dell’incarico. L’avvocato Sinagra, legale della nonna materna di Eitan, il bimbo unico sopravvissuto, ha aggiunto che “si procederà con la copia dei dati registrati nella memoria del pc in un momento successivo all’inizio delle operazioni sugli altri dispositivi informatici. Per la scatola nera”, la cui analisi sarà pronta in sessanta giorni, “nomineremo di certo un nostro consulente”. Riguardo all’altro materiale, i tre indagati – il caposervizio Gabriele Tadini, Enrico Perocchio e il gestore Luigi Nerini – hanno nominato dei loro consulenti; le operazioni di estrapolazione dei dati non avverranno però per parole chiave, nonostante la richiesta delle difese, perché ritenuto in questa fase “troppo complicato”.

“Eitan migliora ed è con la sua famiglia. Ed è giusto che la sua famiglia si occupi di lui mentre noi ci occupiamo degli aspetti tecnici di questa vicenda. Abbiamo l’esigenza di accertare quanto prima e nel miglior modo possibile quanto è accaduto” ha spiegato Armando Simbari, legale di Eitan. Prima di entrare in Procura a Verbania il legale ha aggiunto che “è necessario scandagliare tutti i profili, dalla dinamica dell’incidente, alla gestione e manutenzione della funivia. Siamo disponibili a collaborare al 100 per cento nelle indagini tecniche con l’eventuale nomina di un nostro consulente di parte che naturalmente farà team con quello dei pm”. Il tecnico nominato dal procuratore, Olimpia Bossi, e dal pm, Laura Carrara, depositerà la relazione in 90 giorni di tempo, mentre per la cosiddetta ‘scatola nera’ ha assicurato che completerà l’esame in 60 giorni. “Noi siamo convinti che faranno tutto nel rispetto della regole, delle procedure e delle tempistiche adeguate”, ha concluso l’avvocato Simbari che è anche legale della famiglia paterna di Eitan. Gli accertamenti tecnici incominceranno nello studio del consulente della Procura il 21 giugno.

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