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Elisa: “Un produttore maschilista mi disse ‘sei carina, canta e non pensare alla scrittura’”. Poi il racconto su Tina Turner

La cantautrice ha deciso di aprire il cassetto dei (brutti) ricordi per confidare al suo pubblico un episodio doloroso avvenuto all'inizio della sua carriera. Poi il 'riscatto'

di Giulio Pasqui

Sei carina, pensa a cantare. Lascia stare la scrittura”. Sono le parole che una giovane Elisa Toffoli si è sentita dire da un produttore. Aveva 15 anni e, ammette in un post pubblicato su Instagram, “quelle parole mi fecero venire una gastrite che durò per dei mesi”. Così la cantautrice ha deciso di aprire il cassetto dei (brutti) ricordi per confidare al suo pubblico un episodio doloroso avvenuto all’inizio della sua carriera.

“Avrei dovuto lasciar stare anche la produzione, gli arrangiamenti, la curiosità per tanti strumenti perché era tutto troppo. Sarebbe bastato sorridere, mettermi carina, cantare bene e tenermi da conto. Queste sono state le parole di un produttore maschilista in cui sono inciampata prima ancora dei miei esordi. Per me sono state solo altra benzina, amara sì, ma pur sempre buona per spingere ancora più giù l’acceleratore”. E infatti Elisa, gastrite a parte, si è rimboccata le maniche per dimostrare che no, non era solo la cantante carina e sorridente.

La rivincita più grande, racconta, è arrivata anni dopo, quando si è ritrovata in uno studio di registrazione assieme a Tina Turner. Erano passati 12 anni da quell’increscioso episodio: “Ero la produttrice del brano che avevo scritto per il nostro duetto”, si legge, “e ne curavo quindi gli arrangiamenti e anche tutti gli aspetti tecnici della registrazione. Lei mi disse: ‘Sono molto orgogliosa di te, donne come te stanno cambiando il mondo. Quando ero giovane io, quello che stai facendo tu oggi qui con me sarebbe stato impensabile’”. L’invito è importante e dev’essere uno stimolo per tutti a non arrendersi mai. “Che nessuno ci dica che questo non è il nostro posto”.

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