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Le costruiscono una proprietà di fronte casa: “Quando mangio li vedo che si fanno la doccia, devo vendere”

"Il proprietario ha deciso di vendere un po' della sua terra vicino a noi e la proprietà che è stata costruita ora ha un garage con un bagno doccia che guarda proprio dove mangiamo". La signora Pauline - disperata - ha dovuto mettere in vendita la casa

di F. Q.

Per “colpa” dei vicini, la signora Pauline è stata costretta a vendere la propria abitazione. Il motivo? mentre mangiava li vedeva farsi la doccia. Ma andiamo con ordine e ripercorriamo le tappe che l’hanno portata a questa drastica decisione. Pauline ha acquistato anni fa una proprietà di lusso a Rossburn Lane (Scozia). “Io e mio marito ci siamo trasferiti qui perché è una zona molto tranquilla. Avevamo dei vicini sì, ma non proprio di fronte”, ha dichiarato all’Observer. Poi, nel 2019, l’inizio dell’incubo. “Il proprietario ha deciso di vendere un po’ della sua terra vicino a noi e la proprietà che è stata costruita ora ha un garage con un bagno doccia che guarda proprio dove mangiamo, anche se le finestre sono smerigliate”, ha dichiarato. Poi ha aggiunto: “Ci siamo trasferiti qui per vivere in campagna ma ci sentiamo come pesci in una ciotola e non possiamo nemmeno sederci nel nostro giardino perché è nella direzione esatta di questo garage”.

Come riportato dal Sun, Pauline ha accusato il Dipartimento di pianificazione del consiglio locale di non averla informata in tempo. In una lettera del gennaio di quest’anno, la responsabile del Dipartimento le ha scritto: “Ho esaminato come si è arrivati a questo errore e spero che quanto segue fornisca qualche spiegazione: il team Gateway, all’interno del servizio di pianificazione, esegue la notifica ai vicini di tutte le applicazioni di pianificazione. In questo caso, l’agente ha identificato correttamente la sua proprietà per avvisarla del vicino. Tuttavia la lettera non è stata stampata per l’emissione. È probabile che l’ufficiale sia stato distratto rispondendo a una telefonata a metà del compito e non abbia completato la stampa della lettera da consegnarle.”

“Solo” un errore di distrazione dunque? No. Il Dipartimento ha voluto sottolineare che le sue obiezioni sono state considerate adeguatamente ma che la proprietà dei vicini era a circa tre volte la distanza minima per la privacy. La signora, rimasta arrabbiata e delusa per il risultato, ha ora dichiarato che venderà la sua amata casa poiché “è arrivato il punto in cui nostri livelli di stress sono al massimo ed hanno davvero influenzato le nostre vite: dovremmo tenere le persiane sempre chiuse ma non vogliamo farlo”. Consiglio per il prossimo acquisto? Una casa sull’albero.

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