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Gli Agnelli salgono sui tacchi a spillo di Louboutin. E Ferrari veste Armani

Exor, la holding finanziaria della famiglia Agnelli, continua il suo shopping nel mondo del lusso. Pronta a investire 541 milioni di euro per diventare azionista, con una quota del 24%, del brand celebre per tacco vertiginoso e Suola Rossa

di Januaria Piromallo

Exor, la holding finanziaria della famiglia Agnelli, continua il suo shopping nel mondo del lusso. Pronta a investire 541 milioni di euro per diventare azionista, con una quota del 24%, del brand celebre per tacco vertiginoso e Suola Rossa. Anzi la Suola Rossa è diventato talmente iconico da averlo depositato come marchio e ottenere una sentenza risarcitoria dal Tribunale dell’Aja contro l’azienda olandese Van Haren, che aveva messo in commercio scarpe con Suola Rossa, il modello “5th avenue” by Halle Berry. Dunque chiunque si azzardi a produrre un décolleté con suola rossa viene multato per contraffazione.

E pensare che la suola verniciata di rosso era nata proprio da un esperimento con smalto per unghie. Troppo originali per non essere notate, Carolina di Monaco divenne la sua prima involontaria testimonial quando ne comprò un paio nel suo bugigattolo atelier a Parigi. Correva l’anno 1991. Ai piedi delle celebrities sono diventate un oggetto del desiderio.Tacco standard da 12 centimetri, poi si passa al 16, fino ad arrivare al modello verticale, il Pumps, esposto al Metropolitan Museum. E con candore lo stilista, da vero feticista del tacco, in un ‘intervista confessò non senza malizia: “Le mie scarpe non sono fatte per camminare ma per rimanere sdraiate”. Eppure nel 2009 aveva offerto décolleté/ basse a Carla Bruni, allora premiere dame, che non poteva apparire più alta del marito Nicolas Sarkozy.

Dita von Teese ne fa uno strumento di seduzione nelle sue performance di burlesque. Jennifer Lopez le gorgheggia nella canzone “Louboutins” e le fa diventare un simbolo di potere femminile, con quelle scarpe può voltare le spalle al ragazzo che non la merita. Le scarpe prodotte a Vigevano e a Parabiago per 150 boutique sparse per il mondo, prezzo base 450 euro fino ad arrivare a 6000 per i modelli impreziositi di pietre, costituiscono un empowerment del made in Italy.

Christian Louboutin aveva detto “No” al gruppo francese Louis Vuitton perchè loro volevano la maggioranza delle azioni e il controllo del gruppo.
E così la Holding di casa Agnelli dopo aver annunciato lo scorso dicembre di aver rilevato la maggioranza del brand cinese Shang Xia (nel cui capitale c’è anche Hermès), punta ora sul marchio Louboutin che ha incominciato a produrre anche sneakers per lui. E dell’ ultima ora che il guardaroba executive del team Ferrari, altro storico brand che ha capo alla Exor, sarà griffato Armani. “Da oggi la Scuderia Ferrari e Giorgio Armani si alleano per essere più forti insieme, in pista e non solo”, ha commentato John Elkann, Presidente di Ferrari.

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