“Il Programma nazionale di ripresa e resilienza indicherà obiettivi per il prossimo decennio e più a lungo termine, con una tappa intermedia per l’anno finale del Next Generation EU, il 2026. Non basterà elencare progetti che si vogliono completare nei prossimi anni. Dovremo dire dove vogliamo arrivare nel 2026 e a cosa puntiamo per il 2030 e il 2050, anno in cui l’Unione Europea intende arrivare a zero emissioni nette di CO2 e gas clima-alteranti“. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nelle dichiarazioni programmatiche al Senato. “Selezioneremo progetti e iniziative coerenti con gli obiettivi strategici del Programma, prestando grande attenzione – ha assicurato il premier – alla loro fattibilità nell’arco dei sei anni del programma. Assicureremo inoltre che l’impulso occupazionale del Programma sia sufficientemente elevato in ciascuno dei sei anni, compreso il 2021. La governance del Programma di ripresa e resilienza è incardinata nel ministero dell’Economia e Finanza con la strettissima collaborazione dei ministeri competenti che definiscono le politiche e i progetti di settore. Il Parlamento – ha assicurato Draghi – verrà costantemente informato sia sull’impianto complessivo”.

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