“Sulla mia pelle ho vissuto quest’esperienza: sono stata operata di tumore al seno, mi hanno telefonato per fare un a visita di controllo senologica telefonica, io ho preteso una visita in presenza. A marzo c’è stata la prima telefonata, l’ho accettata perché era un periodo particolare con la pandemia, adesso il 3 febbraio avevo un’altra visita, me l’hanno proposta telefonica ma io mi sono rifiutata e mi sono presentata qua al Sant’Anna”. A parlare è Mariagrazia Tesse, che ha denunciato la condizione dei pazienti oncologici a Torino. Oggi davanti all’ospedale Sant’Anna le attiviste di Non Una di Meno hanno fatto un presidio per sensibilizzare sul tema. “Mi hanno dato dell’irresponsabile, mi han detto che siamo in tante, ma non siamo noi tante pazienti, sono loro ad avere pochi posti. Hanno avuto un anno di tempo per riaprire le strutture, adesso vogliamo sapere cos’hanno fatto e come hanno speso i soldi. Ci siamo sentiti abbandonati

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Torino, “a causa del Covid non c’è posto nei centri diurni per disabili e mio figlio è rimasto senza assistenza”

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