L’era di Mario Draghi comincia alle 11 e 57 di sabato 13 febbraio 2021. Al Quirinale va in onda il giuramento del nuovo governo. Pure le foto di rito mostrano in maniera plastica il metodo Cencelli con il quale alla fine Mr Bce ha formato il suo esecutivo. I 23 ministri che affiancheranno l’ex governatore di Bankitalia hanno giurato al Colle facendo un nuovo passo verso la chiusura formale della crisi politica. Finita definitivamente con la cerimonia della campanella, ultimo atto pubblico di Giuseppe Conte, da oggi ufficialmente ex presidente del consiglio. A metterlo da parte alla fine di una escalation lunga due mesi la spinta strumentale di Matteo Renzi. Il risultato finale è un governo “tutti dentro” in vista dell’arrivo delle fondi del Recovery. I ministri di sei partiti politici (M5s, Pd, Leu, Lega, Forza Italia, Italia viva) lavoreranno fianco a fianco al manipolo dei tecnici – Franco, Cingolani, Colao, Giovannini, Cartabia e così via – che avranno in mano i ministeri più pesanti, soprattutto in chiave Recovery.

Il giuramento e le prime parole di Draghi – Né all’arrivo né al termine della cerimonia, i ministri hanno rilasciato dichiarazioni in linea con quanto fatto dal neo presidente del Consiglio nei giorni del suo incarico per la formazione del governo. Solo Dario Franceschini e Patrizio Bianchi si sono brevemente intrattenuti fuori dal Quirinale. Il primo augurandosi una veloce ripartenza e invitando a “lavorare perché la cultura, la bellezza sia il vero motore del Paese”. Il ministro dell’Istruzione invece assicurando che “stiamo lavorando” ad aprire tutte le scuole in presenza. Stringatissimo il commento di Roberto Cingolani, chiamato al “superministero” per la Transizione Ecologica, che andando via con Enrico Giovannini ha rifiuatato di fermarsi, aggiungendo: “Vado a lavorare”. Draghi ha poi preso la parola durante il primo Consiglio dei ministri, durante il quale si è rivolto alla sua squadra chiedendo “massima collaborazione”, perché una “missione” importante attende il governo, quella di “mettere in sicurezza” il Paese.

Il clima nella Lega, Salvini: “Ultima parola è la mia” – Nei partiti si dicono tutti contenti, almeno a parole, a partire da Forza Italia che riporta in Consiglio dei ministri tre suoi esponenti già seduti nell’ultimo governo Berlusconi. Eppure proprio tra i berlusconiani – come nella Lega – Draghi ha fatto scelte chiare, privilegiando l’ala moderata. Il trittico Brunetta-Gelmini-Carfagna, tutti deputati, spinge da tempo per ‘allargare il campo’ guardando verso il centro piuttosto che al sovranismo leghista. E proprio dentro il Carroccio la scelta di Giancarlo Giorgetti per il Mise è una scelta di campo chiara, visto che l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio è l’ala più dialogante ed europeista del partito. “Sono orgoglioso dei nostri uomini e donne. Pensi che i due leghisti che avevano già fatto i ministri, Centinaio e Locatelli, avrebbero potuto avere qualche rammarico. E invece, sono stati i primi a mettersi a disposizione dei nuovi ministri. Le polemiche le fanno i giornalisti…”, la risposta di Matteo Salvini. Che poi però puntualizza: “Nella Lega, la prima e l’ultima parola sono le mie”.

Nel Pd crescono i malumori per l’assenza di donne – Per il Pd, unico partito a confezionare una squadra di soli uomini tra i 3 ministri, due riconfermati (Franceschini e Guerini) e un volto nuovo (Orlando al Lavoro), serra i ranghi il segretario Nicola Zingaretti, mentre si allarga il fronte dei critici per la mancanza di donne nella pattuglia dem: “Era la sfida più difficile: una squadra inedita. Abbiamo conferito la totale fiducia al presidente del Consiglio. E ora raccogliamo i risultati per un ruolo serio che abbiamo svolto. In un passaggio stretto e difficilissimo il Pd ha mantenuto una grande unità, che gli ha permesso di collocarsi bene e di svolgere un ruolo positivo. Non era scontato. È stata un altra importante prova che ripropone il Partito democratico come forza centrale del cambiamento”. Non nasconde, il segretario, il ritorno del centrodestra con ben 6 ministri, due in meno di quanti ne sono toccati a Pd-M5s-Leu: “La nostra tenuta e anche alla fine la scelta compiuta dal Movimento 5 Stelle e Leu stanno impedendo che Lega, Forza Italia e Italia Viva possano rappresentare in un senso unico l’esperienza del governo Draghi, segnandone troppo l’identità e il profilo”, aggiunge ancora.

Le nuove accuse di Di Battista e le richieste di Lezzi – Poche le voci che si levano dal Movimento Cinque Stelle, di fronte a un ‘governo del Nord’ e una pattuglia che si è ridotta a quattro grillini (Di Maio, Patuanelli, Dadone e D’Incà) e a quel Roberto Cingolani, nomina rivendicata da Beppe Grillo, al “superministero” per il Green. Nel day-after, anzi, si moltiplicano i distinguo tra i grillini. Non solo quella di Alessandro Di Battista che, dopo la presa di distanza in seguito al voto su Rousseau, sottolinea il ritorno al governo di tre forzisti che hanno votato e mai rinnegato leggi ad personam come il nodo Alfano. Barbara Lezzi, vicina all’ex deputato, e Nicola Morra attaccano sul “superministro” per la Transizione ecologica: “Non c’è e avevamo votato su quello”, dice l’ex ministra del Sud. Mentre il presidente della commissione Antimafia parla di “governo Jurassic Park”. La risposta di Grillo è arrivata attraverso un post sul suo sito intitolato “I ragazzi del ’99” in cui invita a guardare al futuro e avvisa: “Oggi si sceglie: o di qua o di là”. E anche nell’area Leu non mancano le critiche. Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana ha annunciato la riunione dell’assemblea del partito per domenica mattina: “Lì discuteremo. E assieme decideremo come comportarci. Anche in Parlamento. Dopo, come è giusto, dirò fino in fondo cosa penso”. Al momento, non si sbilancia anche se la tensione pare chiara: “Come avete visto non ho parlato in queste ore. Non perché non abbia un’opinione su questo governo, sul suo segno politico e sul perimetro che lo sostiene – aggiunge – Ma un partito è una comunità a cui si deve rispetto. Perché senza quella comunità non ci sono segretari, non ci sono ospitate televisive, non ci sono posti in Parlamento”.

CRONACA ORA PER ORA

18.40 – Draghi in Cdm: “Ultimo governo ha visto migliaia di morti”
“Vi ricordo che l’ultimo governo ha visto migliaia di morti, perdite di anni di scuola, perché sono anni persi”. Così, secondo quanto si apprende, il premier Mario Draghi nel corso del Consiglio dei ministri. ”

18.30 – Draghi in Cdm: “Unità qui è un dovere”
“L’unità qui non è una opzione, è un dovere”. A quanto apprende l’AdnKronos è stato questo uno dei passaggi del primo intervento di Mario Draghi nel consiglio dei ministri di oggi, il primo del nuovo governo. “Prendo atto – sarebbero state le parole di Draghi – che abbiamo delle diverse sensibilità, avete diverse sensibilità”.

17.55 – Comunicato Cdm: Garofoli nominato sottosegretario
Il premier Mari Draghi “ha formulato la proposta di nomina a Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del cons. Roberto Garofoli, con le funzioni di Segretario del Consiglio medesimo. Il Consiglio ha condiviso la proposta e il Sottosegretario Garofoli ha quindi prestato giuramento e assunto le proprie funzioni”. E’ quanto riporta la nota della Presidenza del Consiglio diramata dopo il Cdm. Il presidente Draghi ha, altresì, conferito ai ministri senza portafoglio i seguenti incarichi specifici: per i rapporti con il Parlamento, all’on. dott. Federico D’Incà; per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, al dott. Vittorio Colao; per la pubblica amministrazione, all’on. prof. Renato Brunetta; per gli affari regionali e le autonomie, all’on. avv. Mariastella Gelmini; per il Sud e la coesione territoriale, all’on. Mara Carfagna; per le politiche giovanili, all’on. dott.ssa Fabiana Dadone; per le pari opportunità e la famiglia, alla prof.ssa Elena Bonetti; per le disabilità, alla sen. avv. Erika Stefani; per il coordinamento di iniziative nel settore del turismo, all’on. dott. Massimo Garavaglia”.

17 – Di Maio: “Conte persona straordinaria, ripartire da lui”
“Senso delle istituzioni, attaccamento al Paese, responsabilità. Una persona straordinaria, con la quale ripartire per costruire un nuovo cammino. Grazie, Giuseppe”. Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio postando un video del commiato di Giuseppe Conte da Palazzo Chigi.

16.53 – Morra: “Governo Jurrasic Park”
“Il quesito su Rousseau si è scoperto non essere corrispondente al vero. Questo super-ministero della Transizione ecologica doveva inglobare, ad esempio, alcune competenze dell’Agricoltura o del Turismo. E doveva essere dato a qualcuno che aveva una visione. Io non posso accettare di poter avere fiducia in un governo che mi sembra essere “Jurassic Park, con il recupero di mostri che hanno popolato il passato, Il M5S deve tornare ad essere una forza politica a difesa dei valori per cui è nato. Altrimenti come è logico anche quest’esperienza politica sfiorirà”. Lo dice, in un video su Fb il senatore M5S Nicola Morra.

16.26 – Conte: “Il mio impegno prosegue”
“Insieme a tanti preziosi compagni di viaggio abbiamo contribuito a delineare un percorso a misura d’uomo, volto a rafforzare l’equità, la solidarietà, la piena sostenibilità ambientale. Il mio impegno e la mia determinazione saranno votati a proseguire questo percorso. La chiusura di un capitolo non ci impedisce di riempire fino in fondo le pagine della storia che vogliamo scrivere. Con l’Italia, per l’Italia. Grazie.” Lo scrive su Fb l’ex premier Giuseppe Conte.

15.23 – Alle 18 plenaria parlamentari M5s
Si terrà a partire dalle 18, secondo quanto si apprende, un’assemblea dei senatori pentastellati in videoconferenza.

15.02 – Draghi: “Sarà governo ambientalista”
“Il nostro sarà un governo ambientalista”. Lo ha detto, a quanto si apprende, il premier Mario Draghi ai ministri in Cdm.

15 – Draghi: “Mettere in sicurezza il Paese, senza interessi di parte”
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha aperto il cdm con un discorso sulle priorità dell’esecutivo partendo da un presupposto – raccontano diversi partecipanti alla riunione – che una di queste priorità sarà quella di “mettere in sicurezza il Paese”, anche grazie al lavoro di una squadra Coesa e senza “interessi di parte”. Nel dettaglio, il neo presidente del Consiglio ha detto: “Mi aspetto la massima collaborazione”, perché una “missione” importante attende il governo, quella di “mettere in sicurezza il Paese”. Per centrare l’obiettivo, bisogna andare “avanti uniti”, perché “i bisogni dell’Italia vengono prima di interessi di parte”.

14.24 – Terminato il primo Cdm
È terminato a palazzo Chigi il consiglio dei ministri. Il primo Cdm con il premier Mario Draghi è durato meno di mezz’ora.

14.20 – Conte: “Grande esperienza, mai rammarichi”
“Grande esperienza, grande esperienza, spero di essermi migliorato anche come persona. E’ stata una giornata sobria ed efficace”. Lo dice Giuseppe Conte in un video di Fanpage.it, intercettato dai cronisti dopo aver lasciato Palazzo Chigi. Rammarichi? “Mai rammarichi”, replica Conte che, a chi gli chiede se bisogna guardare avanti replica: “sempre”.

13.50 – In corso il primo Consiglio dei ministri

13.25 – Lungo applauso per Conte all’uscita da Palazzo Chigi
Un lungo, fragoroso applauso saluta Giuseppe Conte a Palazzo Chigi prima che il premier uscente lasci la sede del governo. Dopo il passaggio della campanella con Mario Draghi Conte è stato salutato dal picchetto d’onore nel cortile di Palazzo Chigi, dove si è recato assieme alla compagna Olivia Paladino, e lì i funzionari e dipendenti della presidenza del Consiglio, affacciati alle finestre, hanno omaggiato il premier uscente con un lungo applauso, al quale Conte ha risposto con un gesto di ringraziamento.

13.17 – Conte passa la campanella a Draghi: scambio insediamento
Giuseppe Conte ha passato la campanella a Mario Draghi, nella tradizionale cerimonia che segna il passaggio di consegne a Palazzo Chigi. Con il passaggio della campanella il nuovo presidente del Consiglio si insedia ufficialmente alla guida del governo.

13.10 – Bianchi: “Lavoriamo a scuole in presenza”
“E’ a questo che stiamo lavorando”. Così il neo ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha risposto uscendo dal Quirinale ad uno dei cronisti che gli chiedeva se il nuovo Governo puntasse ad aprire tutte le scuole in presenza.

12.58 – Cingolani: “Vado a lavorare”
Roberto Cingolani, ministro per la Transizione ecologica, e Enrico Giovannini, ministro per le Infrastrutture e i trasporti, sono strati fra i primi a lasciare il Quirinale dopo il giuramento del nuovo governo Draghi. I due sono usciti insieme e a chi gli domandava se fosse emozionato, Cingolani ha risposto scuotendo il capo, come a dire di no: “Sto andando a lavorare”. Poi i ministri sono saliti a bordo delle auto per dirigersi a Palazzo Chigi.

12.54 – In corso colloquio Draghi-Conte
E’ in corso, prima della cerimonia della campanella, un colloquio riservato tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e il suo precedessore Giuseppe Conte

12.48 – Draghi accolto dal picchetto d’onore a Palazzo Chigi

12.48 – Franceschini: “Cultura motore del Paese”
“Bisogna lavorare perché la cultura, la bellezza sia il vero motore del Paese”, dice il ministro della Cultura Dario Franceschini uscendo dal Quirinale dopo il giuramento del nuovo governo Draghi.

12.27 – Alle 14 il primo Consiglio dei ministri
Il primo Consiglio dei ministri del governo Draghi si terrà alle ore 14 a Palazzo Chigi, dopo il passaggio di consegne tra i due premier e la cerimonia dello scambio della campanella. E – curiosità, a quanto apprende l’Adnkronos – prima del Cdm che darà inizio al nuovo corso tutti i ministri verranno sottoposti a tamponi rapidi antigenici. Solo all’esito dei tamponi, potranno accedere alla sala del Consiglio dei ministri.

12.16 – Conclusa la cerimonia: il governo ha giurato

12.05 – Renzi: “Grande passo avanti, giornata bellissima”
“Oggi giura il nuovo governo e con il passaggio della campanella tra Conte e Draghi si chiude una lunga crisi di governo. Stiamo ai fatti: è un grande passo in avanti. Oggi è davvero una bellissima giornata per tutte e tutti gli italiani. Il governo Draghi ci consegna l’immagine di un’Italia che torna protagonista in tutti i tavoli internazionali. È tornata la fiducia innanzitutto sui mercati ma presto tornerà anche tra le piccole e medie imprese. È fondamentale non disperdere questo patrimonio – in larga misura merito personale del nuovo Presidente del Consiglio – e agire da subito”. Lo scrive il leader di Iv Matteo Renzi nella sua newsletter Enews.

11.57 – Mario Draghi ha giurato: è presidente del Consiglio

11.49 – La cerimonia ‘light’ tra distanze e assenze
Conto alla rovescia al Quirinale per il giuramento del governo presieduto da Mario Draghi. Una cerimonia sui generis, per garantire il rispetto delle norme richieste dall’emergenza epidemiologica. Ministri nel Salone delle feste ma non nella solita tribunetta, seduti invece a distanza e naturalmente tutti con mascherina. Impossibile la presenza di familiari e parenti e ovviamente di giornalisti, fotografi e cameramen, con la possibilità di seguire la cerimonia in streaming.

11.43 – Tutti i ministri al Quirinale
Tutti i ministri del nuovo governo Draghi sono giunti al Quirinale per il giuramento davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, previsto a mezzogiorno.

11.40 – Draghi a colloquio con Mattarella
Il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi è a colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

11.25 – Lezzi: “Abbiamo votato su un ministero che non c’è”
“Questa mattina ho inviato, insieme ad alcuni colleghi, una mail al Capo Politico, al Comitato di garanzia e al Garante del M5S per segnalare che la previsione del quesito posta nella consultazione dell’11 febbraio 2021 non ha trovato riscontro nella formazione del nuovo Governo. Non c’è il super-ministero che avrebbe dovuto prevedere la fusione tra il Ministero dello Sviluppo economico e il Ministero dell’Ambiente oggetto del quesito. Chiediamo che venga immediatamente indetta nuova consultazione con un quesito in cui sia chiara l’effettiva portata del ministero e che riporti la composizione del Governo”. Lo scrive su facebook Barbara Lezzi. “E’ evidente che, in assenza di riscontro, al fine di rispettare la maggioranza degli iscritti che hanno espresso altra indicazione -sottolinea la senatrice M5S- il voto alla fiducia deve essere NO. P.S. Gentile Capo Politico, in qualsiasi altro Paese e in qualsiasi altra forza politica, lei avrebbe tratto le più onorevoli conseguenze anziché minacciare espulsioni”.

10.54 – Iniziano ad arrivare i neo-ministri
È iniziata al Quirinale la sfilata del governo guidato da Mario Draghi, che alle 12 giurerà nelle mani del capo dello Stato, Sergio Mattarella, nel salone delle Feste. La prima ad arrivare Erika Stefani, ministro per la Disabilità, in quota Lega. A seguire Maria Stella Gelmini, che sarà alla guida del dicastero degli Affari regionali. La deputata di Forza Italia indossava una mascherina azzurra di uno brand made in Italy emergente. Nessuna dichiarazione solo saluti ai cronisti e cameramen in attesa in piazza del Quirinale. Puntualissima anche Mara Carfagna titolare del dicastero del Sud e Renato Brunetta della Pubblica amministrazione. Quello di oggi sarà un giuramento segnato dalle rigide regole anti-Covid con i ministri che prima di accedere nella sala saranno sottoposti a tampone. La cerimonia sarà trasmessa in streaming.

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