“Se c’è stato un Draghi uno e un Draghi due? No, Draghi resta profondamente un neoliberista“. Così il senatore, ex Cinque stelle, ora leader di Italexit Gianluigi Paragone ospite de ‘La Confessione’ venerdì 12 febbraio alle 22.45 su Nove a proposito di una svolta dell’ex presidente della Bce secondo cui, ci sarebbe “un Draghi uno: ultraliberista, quello delle privatizzazioni, dell’austerità, degli interventi sbagliati su Monte Paschi di Siena e anche della fattiva collaborazione per spezzare le reni alla Grecia“, come ha spiegato il direttore de Ilfattoquotidiano.it. “Poi però Draghi comincia a cambiare: salva l’euro, si batte contro la Germania e tiene bassi i nostri interessi con il programma di riacquisto titoli. Poi a marzo 2020, prima di tutti, sul Financial Times scrive un celebre intervento in cui sostanzialmente dice che è il momento di fare debito, dare soldi ai poveri e alle aziende. Da lì, in fondo, nasce la svolta dell’Europa: è corretto?”, ha chiesto il conduttore. “Io non credo molto a una matrice che cambia in corso d’opera – ha risposto l’ex direttore de La Padania – Mario Draghi è tecnicamente bravissimo a fare le cose che riesce a mischiare in questo mix che apparentemente torna a essere keynesiano, ma Draghi resta profondamente un neoliberista, colui che anche recentemente al Gruppo dei Trenta (un’organizzazione internazionale indipendente di finanzieri e accademici, ndr) parla di ‘aziende zombie’ (cioè non in grado di coprire i propri costi se non a debito, ndr)”, ha concluso Paragone.

‘La Confessione’ è prodotto da Loft Produzioni per Discovery Italia e sarà disponibile in live streaming e successivamente on demand sul nuovo servizio streaming discovery+ nonché su sito, app e smart tv di TvLoft. Nove è visibile al canale 9 del Digitale Terrestre, su Sky Canale 149 e Tivùsat Canale 9.

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Martina Dell’Ombra interroga i parlamentari: “Chi è veramente Mario Draghi? Un’entità metà uomo e metà banca con poteri super speciali”

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