Con Mario Draghi “ci sono le condizioni per rimettere il lavoro al centro“, oggi “il problema è il lavoro”. Ad auspicarlo è Maurizio Landini che ha parlato davanti alle telecamere di Mezz’ora in più. “Noi non stiamo dicendo semplicemente ‘proroghiamo il blocco dei licenziamenti per tutti’, noi stiamo dicendo che quel mese serve per una vera riforma degli ammortizzatori sociali che sia in grado di cogliere le differenze delle attività”, ha detto a Lucia Annunziata, parlando di rischio bomba sociale se non si proteggono i lavoratori di “settori in ginocchio, come il turismo, e non si mettono in piedi e in un mese o due”. E per i quali il leader della Cgil propone per esempio l’utilizzo dei contratti di solidarietà.

Attesa, intanto, per l’incontro con il premier incaricato: “Non c’è ancora una data ufficiale, saremo convocati, immagino da mercoledì”, ha detto Landini sottolineando l’importanza che Draghi accanto ai sindacati incontri anche “tutto quel mondo del volontariato che in questo anno e mezzo ha tenuto in piedi il Paese”. In ogni caso il leader della Cgil non si aspetta la richiesta di tagli: “Cosa ho da perdere di più di quello che è già accaduto?”, dice sottolineando che i dipendenti e il mondo del lavoro hanno “già pagato”. Landini ha quindi ricordato che in ogni caso “saremo contrari alla flat tax” e che occorre riformare il fisco perché la “diseguaglianza è aumentata con la crisi, non lo dico io ma la Banca d’Italia e la Corte dei Conti”.

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