Ha raggiunto quota 4 miliardi il numero totale di ore di cassa integrazione guadagni Covid autorizzate tra il 1° aprile e il 31 dicembre 2020. La stima è dell’Osservatorio Cig dell’Inps, che però riferisce come a dicembre le ore siano calate del 22,6% rispetto a novembre. Intanto l’istituto ha aggiornato anche i dati sul mercato del lavoro: a ottobre il saldo annualizzato – vale a dire la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi – è stato pari a –662.000. Il dato aveva toccato un picco negativo a giugno, quando le cessazioni hanno superato le assunzioni di 813mila, e da allora è progressivamente migliorato.

Se si guarda ai rapporti a tempo indeterminato (assunzioni stabili più trasformazioni meno cessazioni da contratto a tempo indeterminato) la variazione netta dei rapporti di lavoro è positiva per 225.726 unità anche grazie allo stop ai licenziamenti. Per tutte le altre tipologie contrattuali, ad eccezione dell’apprendistato, la variazione netta è negativa con i contratti a termine che segnano -281.600 unità nei primi dieci mesi 2020 sullo stesso periodo del 2019 e quelli in somministrazione che registrano un -88.466 unità. Per i contratti di lavoro stagionali nonostante la ripresa segnata a giugno e luglio nei primi 10 mesi si è registrata una variazione netta negativa per 96.681 unità mentre per quelli di lavoro intermittente si sono registrati 72.219 contratti in meno.

Tornando agli ammortizzatori, per quanto riguarda la cassa ordinaria i settori che a dicembre assorbono il maggior numero di ore autorizzate sono la fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici ed elettrici , il metallurgico, le industrie tessili e abbigliamento. Per la cassa integrazione in deroga il primo della lista è il commercio, seguono alberghi e ristoranti, e attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese. Il maggior numero di ore autorizzate spetta alla Lombardia che ne ha avute, nel mese di dicembre, 24,5 milioni, seguita da Piemonte e Emilia-Romagna rispettivamente con 11,2 e 10,4 milioni di ore. Per quanto concerne la Cig in deroga le regioni per le quali sono state autorizzate il maggior numero di ore sono state la Lombardia con 19 milioni di ore, il Lazio con 7,5 milioni di ore e il Piemonte con 6,5 milioni di ore. Per i fondi di solidarietà, le autorizzazioni si concentrano in Lombardia (38,5 milioni di ore), Lazio (17,2 milioni), Emilia-Romagna (8,3 milioni), Toscana (7,9 milioni).

Articolo Precedente

Governo verso la proroga della Cig Covid. Viceministro Misiani: “Valutiamo estensione blocco licenziamenti per settori più difficoltà”

next