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Maurisa Laurito: “In una vita precedente ero una testimone a un processo per omicidio. L’ho scoperto con l’ipnosi regressiva”

Si tratta di una metodologia non scientifica utilizzata in psicoterapia con lo scopo di trattare alcuni disturbi, come quelli dell'ansia e dell'umore. Secondo chi pratica questo metodo, durante la trance affiorerebbero ricordi rimossi di eventi traumatici che influenzerebbero la vita di un soggetto provocando problemi di ordine psicologico. L'attrice ha raccontato la sua esperienza a Oggi è un altro giorno

di F. Q.

Marisa Laurito è stata ospite di Oggi è un altro giorno, il programma condotto da Serena Bortone su RaiUno. La grande attrice e scrittrice si è raccontata senza filtri (con Luciano de Crescenzo e Renzo Arbore non avrebbe “mai potuto avere una storia, mi sarebbe venuto da ridere): dall’amore per la scrittura e per la cucina, che riempie le sue giornate, ai consigli su ricette ‘post natalizie’. Non solo, Marisa ha raccontato di essersi sottoposta a tre sedute di ipnosi regressiva. Si tratta di una metodologia non scientifica utilizzata in psicoterapia con lo scopo di trattare alcuni disturbi, come quelli dell’ansia e dell’umore. Secondo chi pratica questo metodo, durante la trance affiorerebbero ricordi rimossi di eventi traumatici che influenzerebbero la vita di un soggetto provocando problemi di ordine psicologico. “Ho fatto l’ipnosi regressiva che è una pratica con cui puoi tentare di andare a fare una corsa nelle tue vite precedenti – ha spiegato la Laurito – Ne ho fatte tre e ho capito alcuni dei nodi della mia vita. Prima di ogni debutto teatrale, ho sempre avuto la febbre. Una volta stavo così male che sono dovuta andare da un medico che mi ha chiesto di fare l’ipnosi regressiva ed è venuto fuori che io, in un’altra epoca, ero una donna che aveva testimoniato ad un processo per salvare un uomo che non aveva ucciso nessuno. Non avevo testimoniato bene e non ero riuscita a salvarlo portandomi questo senso di colpa in questa vita”. Durante la rievocazione intraipnotica il paziente potrebbe comunicare contenuti riferibili a presunte vite precedenti, sempre stando a chi sostiene questo metodo che tuttavia per la comunità scientifica ha non pochi “nodi”, come ad esempio la possibile formazione di falsi ricordi.

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