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Vasco Rossi: “Sono sopravvissuto a 3 malattie mortali e al coma per 3 o 4 volte. Sono un ‘Super vissuto'”

Il rocker in attesa di pubblicare il primo singolo del 2021 proprio l'1 gennaio (“sarà una canzone d'amore”) è al lavoro al suo nuovo album e ha anche pubblicato una lettera intensa in cui racconta la sua sopravvivenza dagli Anni 70 al 2000. “Sono un Super Vissuto!”, afferma Vasco

di Andrea Conti

Vasco Rossi racconta la sua vita e lo fa su Vanity Fair. Il rocker spiega in una lettera inedita che cosa significhi per lui “vivere” e “sopravvivere”. Il suo sguardo poetico per raccontare come è sopravvissuto a 4 decenni di storia e di vita, dall’infanzia a Zocca fino agli anni di piombo, portando la sua musica oltre gli anni 80, i 90 e i 2000. E poi arriva la conferma: “Ho una nuova canzone che esce il primo gennaio 2021 e sarà una canzone d’amore”.

“Se non sono un sopravvissuto io… Io sono un… Super Vissuto! – afferma Vasco -. È veramente un brutto periodo. Per tutti. Una catastrofe planetaria che nessuno avrebbe potuto immaginare, sarebbe stato peggio solo se ci avesse colpiti un meteorite! Nessun sistema sanitario può reggere a lungo in una emergenza del genere. E noi? Dovremo ancora stare chiusi in casa e per noi che abbiamo bisogno di urlare, di cantare, di ‘assembrarci’ è ancora molto lontana la possibilità di fare concerti. Ma sopravviveremo anche a questo”.

Poi il pensiero di Vasco torna alla gioventù: “Sono sopravvissuto alla noia. Vivendo a Zocca sapevo che da lì bisognava partire perché se sei in pensione ci stai benissimo, ma a 20 anni non c’è niente da fare”. Arrivano la radio, le prime canzoni, gli amici e gli Anni 70: “Sono sopravvissuto quando c’erano gli anni di piombo, le Brigate rosse, Lotta Continua e Potere Operaio. Io ero un indiano metropolitano, un uomo anarchico. Sembravano dei matti quelli che si chiamavano ‘potere operaio’ ed erano studenti, come gli altri che si chiamavano ‘lotta continua’, e poi al pomeriggio tornavano tutti a casa, dai genitori perché erano studenti. E la loro lotta continua finiva lì. (Che poi, si sa, come sono finiti, tutti a lavorare per i Berlusconi, bene o male)”.

Gli Anni 80 vengono definiti dall’artista “quelli più stupidi del secolo, ma anche i più belli e divertenti del rock in italiano sberleffi e provocazioni contro i perbenisti, i moralisti, i furbetti”. Sopravvivenza anche allora “alla droga e agli eccessi di quegli anni. Ne ho combinate di cazzate, ma le ho anche pagate tutte”. Negli Anni 90 arriva l’amore: “Sono riuscito a tenere in piedi quella famiglia! Grazie naturalmente alla Laura che ne è stata l’artefice e una compagna straordinaria. Abbiamo amato il ‘progetto famiglia’, qualcosa di solido che si costruisce insieme, che va oltre alla passione e si trasforma via via in affetto, amore”.

Gli anni 2000 sono stati faticosi sia per il cuore che per lo spirito: “Sono andato in depressione gli amici hanno cominciato a morire intorno, Lolli, Massimo, Marietto” e poi “tre malattie mortali, nel 2011, quando sono andato in coma per 3 o 4 volte”. Vasco non scherzava affatto, lui è davvero un “ Super Vissuto”.

Vasco Rossi: “Sono sopravvissuto a 3 malattie mortali e al coma per 3 o 4 volte. Sono un ‘Super vissuto'”

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