Altro consistente passo in avanti nella fusione fra FCA e PSA: secondo quanto riportato da Reuters, le due aziende starebbero per ottenere l’approvazione dell’Unione Europea al loro matrimonio. Un’operazione da 38 miliardi di dollari per creare “Stellantis”, il quarto colosso automobilistico del mondo.

La multinazionale nascente, peraltro, potrebbe sfruttare gli ingenti profitti dalla vendita di pick-up e suv a marchio Ram e Jeep anche per finanziare il costoso sviluppo di veicoli a emissioni zero. Inoltre, le due aziende hanno affermato che circa il 40% dei risparmi deriverà dalle spese relative ai prodotti, il 40% dagli acquisti e il 20% da altre aree, come marketing, IT e logistica.

Per dissipare i timori che la fusione fra FCA e PSA possa risultare in una quota di mercato troppo dominante nelle vendite di veicoli commerciali in Europa (i due gruppi sono leader del segmento in molti Paesi, con una quota aggregata che supera il 40% in tutta l’Unione Europea), PSA si è offerta di aumentare la capacità di produzione dei van della Toyota nell’ambito della joint venture nell’impianto Sevel Nord, in Francia.

Lo stabilimento costruisce furgoni Peugeot Expert, Citroen Jumpy e, appunto, il Toyota ProAce. La partnership franco-nipponica per i veicoli commerciali ha quasi un decennio alle spalle e include un ampliamento della gamma dei veicoli commerciali forniti a Toyota e destinati al mercato europeo (si parla di un nuovo furgone compatto da produrre a Vigo, in Spagna). PSA e FCA consentiranno, inoltre, ai loro concessionari in alcune città di riparare i marchi concorrenti.

La fusione, annunciata alla fine dello scorso anno, unirebbe marchi come Fiat, Jeep, Dodge, Ram e Maserati con Peugeot, Citroen, DS e Opel, mirando a tagli dei costi annuali per 5 miliardi di euro senza la necessità, come promesso dai due gruppi, di dover chiudere alcuni stabilimenti per ottimizzare le risorse. FCA e PSA hanno dichiarato che sperano di completare la fusione nel primo trimestre del 2021.

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