Revisioni in cambio di mazzette. È questa l’accusa rivolta a due dipendenti della Motorizzazione civile di Ferrara e a cinque imprenditori, indagati per reati di corruzione, falso e abuso di ufficio. Per loro il giudice per le indagini preliminari ha disposto sette ordinanze di custodia cautelare, di cui tre in carcere e quattro agli arresti domiciliari.

Gli indagati, secondo l’accusa, avrebbero eseguito false revisioni di mezzi di trasporto non idonei alla circolazione, in cambio di tangenti. Ma per la Polizia di stato e la Guardia di finanza il presunto giro è molto più ampio e infatti le persone finite nel registro degli indagati sono oltre 200. Oltre 350 veicoli non sono mai stati controllati, e sono al vaglio le posizioni di altri 270 mezzi pesanti che, indipendentemente dagli accertamenti, saranno segnalati per la revisione straordinaria.

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