Voleva fingere il suo rapimento per avere un video “ad effetto” da pubblicare su TikTok ma quello che doveva essere un gioco si è trasformato in tragedia. L’influencer messicana Areline Martine è stata uccisa a vent’anni da un colpo di pistola (vera) sparato dal suo finto rapitore. Come riferisce il Daily Mail, la giovane aveva organizzato tutto nei minimi dettagli, coinvolgendo altre 10 persone per le riprese.
Non era la prima volta che metteva in scena situazioni simili insieme ad altri ragazzi ma questa volta qualcosa è andato storto: la polizia è riuscita a ricostruire l’accaduto grazie ai racconti dei testimoni e ai video ripresi. Mentre la 20enne era legata mani e piedi, uno dei finti rapitori ha impugnato una pistola che doveva essere solo un effetto di scena e invece è risultata essere un’arma vera. E così, quando lui ha sparato, un proiettile ha colpito la giovane alla testa, uccidendola. Per la polizia si è trattato comunque solo di un tragico incidente.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez