Aveva chiesto aiuto a un amico per racimolare un’ingente somma di denaro: diceva di dover saldare un debito. L’amico, però, non era convinto: insospettito, ha allertato la polizia. Gli agenti di Quartu Sant’Elena, in provincia di Cagliari, hanno così scoperto che la vittima da tempo consegnava cospicue somme di denaro a un uomo che si era presentato a lei come “inviato da Dio per sconfiggere il malefizio” e che l’avrebbe dovuta salvare da una “fattura di morte”. Il sedicente guaritore, approfittando di una situazione di vulnerabilità della donna, era riuscito a incutere in lei un sentimento di timore, tanto da costringerla a sperperare il proprio patrimonio, contraendo debiti con diverse società finanziarie, nella convinzione di scongiurare così altri malefici.

Il “santone”, aiutato da sua madre, complice del reato e sulla quale si stanno compiendo ulteriori indagini, chiamava la vittima sempre attraverso telefonate effettuate con un numero anonimo. Nelle chiamate descriveva l’abbigliamento della donna, dicendo di avere delle “visioni” e convincendo la donna che i suoi fossero veri poteri paranormali. I poliziotti hanno accertato che l’uomo era riuscito a estorcerle una grande somma di denaro. Quando la signora ha provato a comunicargli le gravi difficoltà economiche, il sedicente guaritore ha minacciato di colpirla con un pericoloso maleficio.

All’ennesima richiesta di denaro, circa 3mila euro, i poliziotti hanno organizzato un’operazione per cogliere in flagranza il truffatore e porre fine all’attività criminale. Venerdì 9 ottobre, gli investigatori della squadra di polizia giudiziaria e gli agenti delle volanti hanno seguito i movimenti della donna per tutta la giornata, assistendo anche al prelievo della somma di denaro concordata per la successiva consegna. Si sono poi appostati nel luogo stabilito per lo scambio del denaro. A quel punto è scattato il blitz e i poliziotti, avendo la certezza che il denaro era ormai nelle mani dell’estorsore, lo hanno arrestato e condotto in commissariato.

La donna, aiutata dai poliziotti a prendere consapevolezza di tutto quello che le era accaduto, ha formalizzato la sua volontà di procedere nei confronti dell’uomo, un 41enne, il quale non ha potuto fare altro che ammettere le proprie responsabilità. L’uomo, un pregiudicato che è risultato essere beneficiario anche del reddito di cittadinanza, su disposizione del pm è stato portato in carcere. Le indagini proseguono per verificare l’esistenza di altri simili episodi criminali nei confronti di altre vittime.

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