Il M5s tenterà di vincere a Matera e Andria, il centrosinistra vuole tenere Reggio Calabria e Bolzano, il centrodestra punta a prendersi Lecco e confermarsi ad Arezzo. Saranno 67 i Comuni con più di 15mila abitanti che, non avendo eletto il sindaco al primo turno, saranno chiamati nuovamente alle urne domenica 4 e lunedì 5 ottobre. I Comuni capoluogo che andranno al ballottaggio sono nove: Matera, Chieti, Crotone, Reggio Calabria, Andria, Lecco, Bolzano, Arezzo e Aosta. Nella città dei sassi proseguono le prove di alleanza tra le due forze di governo, così come sono da tenere d’occhio i risultati del secondo turno a Pomigliano d’Arco e Giugliano, dove Cinquestelle e Partito democratico si sono presentati insieme già al primo turno. Sono 7 in tutto le cittadine (non capoluogo) in cui l’alleanza giallorossa si presenta unita.

A Matera il candidato M5s Domenico Bennardi è arrivato al primo turno al 27,4%, mentre lo sfidante Rocco Luigi Sassone, sostenuto dal centrodestra, si è piazzato al 30,4 per cento. Un distacco che i pentastellati sperano di colmare prendendo i voti del Pd e del resto del centrosinistra. Non ci sono stata apparentamenti formali, ma è arrivata la dichiarazioni di voto a favore di Bennardi da parte di Giovanni Schiuma (Pd) che al primo turno ha ottenuto il 19,98% come candidato sindaco e il 21,6% come coalizione. A favore del M5s si è espresso anche il candidato civico Pasquale Doria. Nessuna alleanza tra forze di governo ad Andria, l’altro capoluogo in cui il M5s è arrivato al ballottaggio: i due schieramenti si presentano contrapposti. A sfidarsi sono Giovanna Bruno del centrosinistra (38,1%) e il pentastellato Michele Coratella (al 20,7%).

La città capofila dei primissimi accordi tra Pd e M5s alle elezioni amministrative è Pomigliano d’Arco: nel Comune di Luigi Di Maio i governisti sono fiduciosi in vista del ballottaggio, grazie al 41,8% ottenuto dal candidato sindaco unitario, Gianluca Del Mastro, al primo turno. La rivale, l’azzurra Elvira Romano, vice sindaco della giunta uscente guidata da Raffaele Russo, si è fermata al 39,7%. Anche a Giugliano le sorti dell’esperimento politico sono legate al ballottaggio: il ‘giallo-rosa’ Nicola Pirozzi – che al primo turno ha raggranellato il 33% – sper nella rimonta sul sindaco uscente Antonio Poziello (37%).

Il Pd è concentrato su Reggio Calabria, capoluogo che per la prima volta va al ballottaggio: gli elettori dovranno scegliere tra il sindaco uscente Giuseppe Falcomatà (centrosinistra) al 37,1% e il candidato del centrodestra Antonino Minicuci al 33,6%. A Bolzano testa a testa tra Renzo Caramaschi, primo cittadino uscente del centrosinistra (33,96%) e Roberto Zanin (33,13%), imprenditore e candidato del centrodestra. Nel capoluogo altoatesino il Pd può contare però sull’appoggio decisivo dalla Svp. Infine, ad Aosta gli elettori potranno scegliere tra il professore di pedagogia e musicista Giovanni Nuti (centrosinistra) e il civico Giovanni Girardini (24,31%, candidato di Rinascimento, il movimento che fa capo a Vittorio Sgarbi) e che verrà appoggiato anche dal centrodestra, escluso dal ballottaggio.

Il centrodestra punta a tenersi la roccaforte Chieti, dove il candidato Fabrizio Di Stefano, farmacista, sfida Diego Ferrara, medico di famiglia, candidato del centrosinistra. In Lombardia, a Lecco, dopo dieci anni di giunta di centrosinistra, Peppino Ciresa (sostenuto da Lega, Fdi e FI) si è fermato poco sotto il 49%: a una passo la vittoria contro Mauro Gattinoni, candidato di Pd e Liste civiche. Anche ad Arezzo il centrodestra punta a riconfermare il sindaco uscente Alessandro Ghinelli che si è piazzato al primo turno al 47%: Luciano Ralli, medico sostenuto dal centrosinistra, si è fermato al 35%. Tornando in Calabria, a Crotone i candidati sono Antonio Manica del centrodestra e, a sorpresa, il civico Vincenzo Voce, che ha avuto l’appoggio di molti attivisti trattando temi ambientali e culturali.

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