Massimo Giletti è pronto a tornare in onda domenica 27 settembre alle 20.30 con la nuova edizione di “Non è l’Arena“, un talk ormai consolidato nella domenica di La7 (nel 2020 7% medio di share). Da dove si riparte? Proprio dall’ultima inchiesta con cui aveva salutato il suo pubblico: il conduttore torinese ospiterà l’intervento del magistrato antimafia Nino Di Matteo, quasi uno spin-off del dossier sulle scarcerazioni dei detenuti mafiosi per l’emergenza Covid, lo stesso che gli ha causato le minacce dal carcere del boss mafioso Filippo Graviano e la decisione di assegnargli una scorta.

Sono dispiaciuto per la solitudine nella quale mi sono trovato. É incredibile che io debba scoprire delle minacce a me dai boss mafiosi in un libro, questo silenzio pesa, senza avere un messaggio da persone che pensavo vicine“, ha confidato Giletti. Il conduttore torna in tv dopo “un anno durissimo, dove ho perso mio padre. Devo ringraziare Cairo, perché difficilmente avrei potuto fare la mia battaglia in un’altra Rete. È un editore che garantisce la libertà, noi siamo come gli ammutinati del Bounty”. Questo è al momento il suo ultimo anno di contratto a La7 e non è detto che nel suo futuro prossimo non possano esserci novità: “Fare politica? Non escludo nulla, sono stato contattato più volte. Non mi dispiacerebbe tentare un’altra strada, ma solo se posso incidere”, ha detto.

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