Lo storico avvocato della Juventus Luigi Chiappero e la collega Maria Turco sono ascoltati per quasi sette ore in procura a Perugia dai pubblici ministeri titolari dell’inchiesta sull’esame ‘farsa’ dell’attaccante Luis Suarez per ottenere la cittadinanza italiana. Entrambi i legali sono stati convocati come persone informate sui fatti e sono arrivati negli uffici giudiziari attorno alle 9.30 di venerdì. Come emerso giovedì, Chiappero ha partecipato a una riunione con i rappresentanti dell’Università per stranieri di Perugia per consentire a Suarez di svolgere l’esame di italiano necessario per ottenere la cittadinanza. Al meeting in videoconferenza, insieme al direttore generale dell’ateneo Simone Olivieri, partecipò anche Turco, collega di Chiappero nello studio Chiusano, fondato da Vittorio Chiusano, già presidente onorario della società bianconera negli anni ’90.

“Abbiamo ascoltato le domande, pensiamo di aver contribuito in maniera positiva alla ricostruzione dei fatti nella nostra veste di testimoni e che ci è servita per ribadire la trasparenza del nostro operato professionale in un clima assolutamente sereno e costruttivo – ha detto Chiappero -. Devo anche essere grato ai pubblici ministeri per averci chiamato subito – continua l’avvocato – perché aspettavamo forse un po’ con ansia anche l’occasione per poter riferire tutto quello che dovevamo riferire in merito ai fatti perché, come si è dimostrato questa volta come in tante altre occasioni, la verità viene spesso alterata, tagliata, ricostruita e restituita in un racconto che magari serve più al lettore ma che non è la verità. Quindi pensiamo in questo senso di ringraziare i pubblici ministeri che hanno sicuramente in questo caso fatto molto per fare in modo che le cose fossero precise e come dovevano essere. La società Juventus è estranea a qualsiasi addebito” .

Indagato nell’inchiesta, Olivieri è l’uomo che al telefono fa il nome di Fabio Paratici, direttore generale della Juventus come una delle persone interessate all’esame di Suarez. Sempre Olivieri viene intercettato parla con Turco. Come ha raccontato Il Fatto Quotidiano, la legale spiega al direttore dell’ateneo un concetto che in sintesi suona così: “In futuro potrebbero venire da voi altri calciatori”. Turco non è indagata, ma è stata intercettata tre volte mentre parla con il dg dell’Università dell’esame fondamentale per far ottenere al calciatore del Barcellona la cittadinanza italiana: sarebbe diventato comunitario e quindi tesserabile dalla Juventus. L’avvocata sostiene che le sue parole sono state riportate in maniera incompleta e “fuori contesto”, che non stato mai chiesto un trattamento rispetto ad altri candidati e che la Juventus era interessata a Suarez ma che poi ha cambiato idea.

Oltre a Olivieri la procura di Perugia ha iscritto nel registro degli indagati, a vario titolo, il rettore dell’università, Giuliana Grego Bolli, l’esaminatore Lorenzo Rocca, Stefania Spina, la docente incaricata di preparare Suarez per il test, e Cinzia Campagna, responsabile di predisporre l’attestato di livello B1 per il calciatore. Nessun membro dello staff della Juventus né Chiappero risultano allo stato indagati nell’inchiesta. La procura, intanto, ha nominato due periti, Luca e Andrea Russo, per gli accertamenti irripetibili sul materiale informatico sequestrato il 22 settembre scorso agli indagati. Lo hanno confermato gli avvocati David Brunelli, che difende il rettore Giuliana Grego Bolli, Francesco Falcinelli, legale del dg Simone Olivieri, e Giuseppe Innamorati, che assiste invece l’impiegata Cinzia Camagna. Gli esperti incaricati sono gli stessi che già lavorarono all’inchiesta su Concorsopoli sui concorsi truccati all’ospedale di Perugia e alla Usl 1.

“Ho svolto un ruolo istituzionale e ho dato consiglio a un conoscente ma per questo invece sono finito in un tritacarne” dice il rettore della Statale di Perugia, Maurizio Oliviero, che ha ammesso in contatto i dirigenti della Juventus con i vertici dell’Università per stranieri, in un’intervista al Corriere della sera. Gli accertamenti della Guardia di finanza lo indicano come il mediatore, “ma questo è assurdo, perché io mi sono limitato a fornire indicazioni”, afferma, “io sono rettore dell’Università e ho rapporti con varie persone che fanno parte della dirigenza della Juventus anche perché sono un tifoso. Una persona dello staff della Juventus, un mio amico che conosco da tempo, mi ha chiamato e mi ha detto che lo staff di Suarez si era rivolto al consolato di Barcellona e aveva bisogno di sapere se presso la mia università si può fare l’esame di italiano”. Di chi si tratti “lo dirò ai magistrati. Io ho chiamato prima la rettrice Giuliana Grego Bolli e poi il direttore generale Simone Olivieri che è un mio amico. Gli ho spiegato la situazione è ho creato il contatto”, afferma Oliviero, “certamente a entrambi posso aver detto che poteva essere una bella occasione perché sarebbe stato un modo per fare pubblicità. Spero che abbiano registrato anche le telefonate in cui io mi raccomando di fare le cose per bene, di sfruttare questa occasione importante”.

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