Si era candidato a consigliere comunale con la lista civica “Scalea Europa”. La sera di martedì 15 settembre doveva partecipare a un comizio elettorale nella sua cittadina, in provincia di Cosenza, dove si vota per le amministrative il 20 e il 21 settembre. Poco prima di salire sul palco, però, Renato Lombardo, di 50 anni e consigliere comunale uscente, è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Scalea che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Paola su richiesta della Procura. Maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e minacce. Sono queste le accuse per le quali il candidato, che in passato è stato anche assessore, è finito ai domiciliari.

Stando alla ricostruzione degli inquirenti, Lombardo avrebbe più volte percosso e minacciato la sua convivente che poi ha denunciato tutto ai carabinieri. Le indagini hanno confermato le violenze subite dalla compagna e hanno permesso di appurare che l’episodio denunciato dalla donna in realtà era solo uno di una lunga serie iniziata nel 2018. Secondo gli investigatori, il candidato ex assessore del Comune di Scalea avrebbe posto in essere “sistematiche condotte denigratorie nei confronti della vittima, offendendone il decoro e la dignità e ponendola, in tal modo, in uno stato di sofferenza morale e psichica tale da renderne la vita impossibile”.

Interrotto il comizio, Renato Lombardo è stato portato in caserma e dopo le formalità di rito è stato accompagnato nella sua abitazione dove dovrà rimanere ai domiciliari. Sul suo arresto è intervenuto anche Giacomo Perrotta, il candidato a sindaco sostenuto da Lombardo. “‘Scalea Europea’ – dice – prende atto della notizia della vicenda che riguarda il suo candidato Renato Lombardo e confida nell’accertamento della verità. La lista proseguirà in questa entusiasmante campagna elettorale che si avvia alla conclusione con la determinazione di sempre e la ferrea volontà di dare a questa città il governo che merita”.

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