Nuove conferme della graduale ripresa dell’attività economica in Italia e in Europa. Come fa sapere l’Istat, lo scorso giugno le nostre esportazioni sono cresciute del 14,4% rispetto a maggio. Ancora più marcata la risalita dell’import (+ 16,6%). Il saldo tra valore di export e import è comunque in aumento e positivo per oltre 6 miliardi di euro. Il confronto rispetto al giugno del 2019 mostra ancora i danni della pandemia con le esportazioni che risultano inferiori del 12% rispetto a quelle di un anno fa. Decisamente meglio comunque rispetto a maggio che si era chiuso con un meno 30%. In giugno le vendite all’estero di made in Italy sono cresciute sia nei paesi europei (+13,3%) che al di fuori del Vecchio Continente (+ 15,6%). Svizzera, Belgio e Giappone i paesi che stanno dando i migliori segnali per quanto riguarda l’acquisto dei prodotti italiani. Tra i settori appaiono particolarmente dinamici l’elettronica e l’alimentare. Hanno sofferto più degli altri invece meccanica e mezzi di trasporto.

Buone notizie per le industrie italiane arrivano però dalla Germania e dalla Francia dove lo scorso giugno la produzione industriale è cresciuta rispettivamente dell’8,9% e del 12,7% rispetto a maggio. Una ripresa della manifattura tedesca e francese significa anche più richiesta di componentistica e forniture dall’Italia. Berlino e Parigi sono infatti stabilmente il primo e il secondo partner commerciale di Roma. Un ultimo dato ci fa capire quando sarà lunga la strada che porta alla piena ripresa che si spera di poter percorrere velocemente. Uno studio di Bank of America evidenzia infatti come in termini reali il livello del Prodotto interno lordo italiano sia tornato sui valori del 1993.

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