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Cronaca

Ultimo aggiornamento: 14:54 del 27 Giugno 2020

Focolaio Mondragone, italiani distruggono auto bulgare: “Volete la rivolta?”. Associazioni: “Tutto nasce da chi li sfrutta per il lavoro nei campi”

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Resta alta la tensione nei palazzi ex Cirio di Mondragone, in provincia di Caserta, dove lunedì scorso è stata istituita la zona rossa. In totale sono 43 le persone risultate positive al Covid-19 su 730 tamponi effettuati. La maggior parte dei casi è stata riscontrata tra i braccianti bulgari che vivono nelle cinque palazzine. Alcuni di loro nei giorni scorsi in segno di protesta avevano violato i confini dell’area sfilando in corteo intorno ai palazzi, sfidando le forze dell’ordine che non sono riuscite a contenere la protesta. Nei giorni successivi i cittadini mondragonesi hanno cominciato a prendere di mira le auto e i furgoni con targa bulgara. Fino a giovedì l’esiguo numero di forze dell’ordine non è riuscito a contenere le contestazioni e le fughe dall’area. Ieri sono arrivati anche i militari, ma l’atmosfera resta tesa. Intanto nelle piazze principali del comune sono stati allestiti dei camper per effettuare, su base volontaria, i tamponi ai cittadini che vivono nei pressi dell’area in cui si è sviluppato il focolaio.

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