Gli occhi spiritati di Schillaci per un rigore non dato. La serpentina di Baggio contro la Cecoslovacchia. Le feste in piazza dopo le vittorie azzurre. Notti magiche prima della serata tragica. Napoli divisa. Maradona e Caniggia e Goycochea. Poi l’uscita sbagliata di Zenga e la delusione, forse la più grande di sempre, per l’eliminazione in semifinale. Sono le immagini di copertina di un ipotetico libro dal retrogusto amaro. Titolo possibile: ‘Mondiali Italia ’90, storia di un’occasione persa’. Perché l’eredità del torneo non si misura con il misero terzo posto della nazionale di Vicini. Il flop fu soprattutto organizzativo: tra costi esplosi e ritardi, le opere realizzate (almeno quelle che non sono state abbattute) erano e restano l’emblema dello spreco. Eppure fu un’edizione epocale, anche e soprattutto dal punto di vista sociale e geopolitico. A trent’anni esatti da allora, raccontiamo – a modo nostro – l’Italia, l’Europa e il mondo di quei giorni. Le storie, i protagonisti, gli aneddoti. Di ciò che era, di cosa è restato. (p.g.c.)

I turisti olandesi sono in numero inferiore rispetto a quelli tedeschi, ma appaiono più colorati nei bar e ristoranti delle località turistiche dove si trasmette in tv l’ottavo di finale tra Olanda e Germania. Anche i campeggi al mare o in montagna sono divisi, in modo pacifico, dal tifo per la partita del 24 giugno 1990. Milano, la città che ospita la sfida, lo è ancora di più. Perché Germania Ovest-Olanda significa anche Inter contro Milan. Gli Orange sono costruiti sul triumvirato che sta facendo le fortune dei rossoneri di Sacchi: capitan Gullit, Van Basten e Rijkaard, qui impiegato come difensore centrale. La struttura teutonica è invece composta da tre interisti: il leader Matthaeus, Brehme e Klinsmann. Inutile dire come si siano schierati i tifosi di Milan e Inter. Questo ottavo di finale è un derby. L’Inter ha vinto lo scudetto nel 1989 (dei tre tedeschi Klinsmann non era ancora stato acquistato), ma la squadra del momento è il Milan che ha appena conquistato la Coppa dei Campioni.

All’ottavo arriva in condizioni migliori la Germania. Ha vinto il suo girone con due vittorie (Jugoslavia e Emirati Arabi) e un pareggio con la Colombia. L’Olanda ha pareggiato tutte le tre partite (con Inghilterra, Irlanda ed Egitto) e si è qualificata solo come terza. Non solo calcisticamente, la rivalità tra i due Paesi confinanti è enorme.
L’Olanda ha perso con la Germania Ovest una finale di Coppa del Mondo nel 1974, quando tutto sembrava pronto per la vittoria del calcio totale di Rinus Michels e Johan Cruyff. Una sconfitta traumatica proprio perché la squadra che comprendeva anche Krol, Neeskens e van Hanegem è stata la Nazionale arancione più forte della storia. Dopo 120 secondi dal fischio d’inizio l’Olanda era passata in vantaggio con un rigore di Neeskens senza che i tedeschi avessero ancora toccato un pallone. Poi ci fu la rimonta della Germania con Breitner e Muller.

L’Olanda si è presa la rivincita solo nel 1988, quando in semifinale dell’Europeo in Germania vinse 2-1 (Matthaus, Koeman e Van Basten), riuscendo qualche giorno dopo a conquistare il titolo. Tra Germania e Paesi Bassi c’è un dualismo che parte da lontano e non in un campo da calcio. Dopo la seconda guerra mondiale infatti in Olanda c’è un fortissimo sentimento antitedesco. David Winner nel suo Brilliant Orange riporta una dichiarazione di Wim van Hanegem, titolare dell’Olanda nel 1974: “Non mi piacciono i tedeschi. Tutte le volte che ho giocato contro di loro ho avuto problemi per questa cosa. L’ottanta per cento della mia famiglia è morta in quella guerra; mio padre, mia sorella, due fratelli. E ogni partita contro giocatori tedeschi mi mette rabbia. I tedeschi erano bravi giocatori, ma erano arroganti”.

Successivamente all’Europeo 1988 le due squadre si sono affrontate ancora per le qualificazioni al Mondiale. Nel girone le gare sono finite 0-0 in Germania e 1-1 in Olanda. A San Siro per Italia 90 la Germania ci arriva da favorita e mantiene i pronostici. I tre milanisti sono in un brutto stato di forma psicofisica. Rijkaard viene espulso per un gesto orrendo, uno sputo a Voeller. Il primo gol lo realizza uno scatenato Klinsmann, probabilmente il migliore in campo. Poi dalla sinistra Brehme insacca di destro con un tiro a girare. Inutile il rigore allo scadere di Ronald Koeman. L’Olanda dei milanisti è giustamente fuori dalla Coppa del mondo. La Germania va avanti spedita, ai quarti troverà un avversario relativamente facile come la Cecoslovacchia. A Milano fortunatamente non ci sono stati i temuti scontri tra le tifoserie. In giro per l’Italia hanno festeggiato insieme i turisti tedeschi e i tifosi dell’Inter.

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