“Via gli sciacalli, no alle strumentalizzazioni. Un presidio di lavoratori precari dell’Anpal ha contestatoil leader della Lega Matteo Salvini al suo arrivo davanti alla sede dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro per un incontro con il presidente Domenico Parisi. “Andate via, non vi siete mai occupati delle nostre stabilizzazioni“, hanno urlato i manifestanti, che da tempo chiedono risposte sul proprio futuro. “Vogliamo l’immediata stabilizzazione di tutto il bacino dei precari storici, così come previsto dalle normative, soprattutto in un momento come questo dove le politiche attive del lavoro saranno centrali nei prossimi mesi e soprattutto dopo che la ministra del lavoro Nunzia Catalfo ha detto pubblicamente che non rimarrà nessuno indietro. Cominciasse dando certezze ai sui precari storici”, avevano ribadito i lavoratori. “Cosa viene a fare qui Salvini?”, hanno rivendicato i lavoratori.

Insieme al leader della Lega, contestato anche Claudio Durigon, ex sottosegretario al Ministero del Lavoro durante il governo Conte 1, con maggioranza M5s-Lega. “Inaccettabile che il presidente di Anpal Domenico Parisi, che non ci riceve e non riconosce le Clap (Camere del lavoro autonome e precario) incontri la Lega e non i suoi lavoratori precari”, hanno ribadito i lavoratori. Salvini, contestato, ha poi replicato al Fatto.it: “La Lega non ha mai fatto nulla per le stabilizzazioni? Dimentica che siamo all’opposizione…”. Poi, però, per evitare le contestazioni all’ingresso della sede Anpal, dopo aver parlato per diversi minuti al telefono prendendo tempo, il segretario della Lega ha preferito risalire in macchina per pochi metri ed entrare da un ingresso secondario, mandando i soliti ‘baci’ ai lavoratori che lo contestavano
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