Giornata di sciopero anche a Napoli, dove un gruppo di braccianti sono scesi in strada e hanno protestato davanti a un supermercato, luogo simbolico, per contestare la regolarizzazione per i lavoratori stranieri prevista dal decreto Rilancio. “E’ una sanatoria prevista solo per alcune categorie di lavoratori come braccianti agricoli e badanti – dicono gli attivisti scesi in piazza con i migranti – e che non tiene conto dei tanti altri ragazzi irregolari sfruttati nei settori come edilizia e ristorazione”. Ma tra le perplessità c’è anche sul capitolo relativo ai costi per presentare la domanda per ottenere il permesso di soggiorno temporaneo (che dovrà essere consegnata dal 1 giugno al 15 luglio). “Se un lavoratore irregolare, senza permesso di soggiorno fa richiesta deve pagare circa 160 euro – ci spiegano gli attivisti – se invece a fare richiesta è il datore di lavoro allora dovrà pagare una sorta di multa di 400 euro e poi dovrà fare un contratto di lavoro. Ma sono già molti i ragazzi a cui è stato chiesto di pagare tutta la cifra per ottenere i documenti. Noi temiamo che alla fine, come avvenuto per l’ultima sanatoria, diventi solo un altro modo per sfruttare ulteriormente questi ragazzi

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