Kim Jong-un è riapparso in pubblico dopo settimane di silenzio, durante le quali media e intelligence internazionali avevano ipotizzato un peggioramento del suo stato di salute o addirittura la sua morte, e dopo 24 ore sale la tensione al confine tra le due coree. Intorno alle 7:41 locali (le 00.41 in Italia) colpi d’arma da fuoco sono partiti da un posto di guardia della Corea del Nord lungo la linea demilitarizzata (Dmz) e hanno raggiunto una postazione sudcoreana, al confine centrale della città di Cheorwon. Seul ha risposto al fuoco, ma l’incidente non ha provocato vittime o danni particolari, se non quello ti alzare il livello di guardia tra delle due forze militari.

A riferire l’accaduto è stato il Comando di Stato Maggiore della Corea del Sud, aggiungendo comunque che i militari di Seul hanno “preso iniziative attraverso le linee di comunicazione intercoreane” per ricostruire e motivare l’accaduto, oltre che “per prevenire qualsiasi altro incidente”. Il Comando di Stato Maggiore ha comunque mantenuto “le posizioni necessarie” per rispondere a qualsiasi scenario.

Dopo lo scambio di informazioni tra gli alti gradi militari dei due governi, fonti anonime dell’esercito di Seul fanno sapere all’agenzia di stampa Yonhap che i quattro proiettili partiti dalla zona a nord del 38esimo parallelo non sono stati sparati “intenzionalmente”. I militari del Sud, secondo le regole d’ingaggio, hanno prima esploso due raffiche da dieci colpi l’una e poi lanciato un allarme, racconta la fonte: “Abbiamo anche inviato una notifica al Nord attraverso la linea di comunicazione intercoreana per avere una spiegazione dell’accaduto”, anche se fino ad ora non sarebbe arrivata alcuna risposta. In attesa di chiarimenti, il militare sostiene che la raffica non è al momento considerabile come una provocazione intenzionale.

Di certo c’è che questo episodio ha l’effetto di segnare un ritorno sulla scena internazionale dell’ultimo presidente della dinastia Kim dopo tre settimane di assenza. Sabato, il dittatore è riapparso sui media ufficiali del Nord impegnato a dare istruzioni sul campo e a partecipare al taglio del nastro rosso inaugurale di una fabbrica di fertilizzanti fosfatici a Sunchon, città a circa 50 chilometri a nord di Pyongyang, finita dopo due anni di lavori.

Anche dopo la sua apparizione in tv, alcuni media internazionali hanno continuato a promuovere teorie secondo cui il leader di Pyongyang si è ripreso da un’operazione, portando come elemento a sostegno una camminata considerata innaturale. Versione però smentita addirittura da Seul, secondo cui “ci sono alcuni media che hanno speculato sull’intervento di Kim, citando il cambio nella sua camminata”, riferisce un funzionario della Presidenza sudcoreana in forma anonima alla Yonhap, aggiungendo che al momento si esclude la possibilità dell’intervento chirurgico.

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