Il migliroamento di venerdì è stato cancellato dall’ultimo aggiornamento di sabato. Negli Stati Uniti torna a crescere il numero delle vittime per coronavirus: sono state 2.494 in 24 ore, contro le 1.258 del giorno precedente, secondo la Johns Hopkins University. Dati che portano il totale dei morti a 53.511, con 936.293 casi di contagio. E nel Paese continua anche la polemica scaturita dalle affermazioni del presidente Donald Trump che giovedì, appoggiando le teorie di un autoproclamato predicatore, aveva invitato i cittadini a curare il coronavirus con iniezioni di disinfettante. Parole che avevano portato gli scienziati a definirlo “un pericolo per la salute pubblica”. E il New York City’s Poison Control Center fa sapere che, nelle ore successive alle parole del tycoon, sono aumentati considerevolmente i casi di intossicazione segnalati.

Un’ulteriore tegola per il presidente americano che vede sempre più a rischio la propria rielezione, a novembre, per le conseguenze della pandemia. Per rimediare all’ultima uscita, secondo quanto riportato dalla Cnn, i suoi collaboratori nei giorni scorsi hanno tentato di convincerlo a non prendere più parte ai lunghissimi briefing giornalieri con la stampa. E oggi arriva la notizia che The Donald ha accettato il consiglio del proprio staff: “Qual è lo scopo di avere delle conferenze stampa della Casa Bianca quando i patetici media fanno solo domande ostili e si rifiutano di riportare accuratamente la verità dei fatti!”, ha scritto su Twitter annunciando così lo stop al suo appuntamento quotidiano.

Continua a calare il numero di vittime in Spagna, con 288 decessi in 24 ore contro i 378 del giorno precedente, il dato più basso dal 20 marzo che porta il bilancio totale a 23.190. E in un video messaggio alla Nazione il capo dell’esecutivo, Pedro Sanchez, ha annunciato che dal 2 maggio sarà possibile uscire dalla propria abitazione insieme ad altri membri del nucleo familiare per una passeggiata o per svolgere attività sportiva. Dati confortanti anche quelli che provengono dalla Germania, con il tasso di contagio che si mantiene sullo 0,9%.

Nel Regno Unito, si è concluso il periodo di recupero del primo ministro Boris Johnson che da lunedì riprenderà a svolgere le proprie funzioni a tempo pieno, come confermato da fonti di Downing Street. Il suo rientro coincide con una fase tuttora pesante di contagi nel Regno, con un numero di morti salito oltre quota 20mila nei soli ospedali e con il lockdown prorogato almeno fino a maggio.

In Cina i nuovi casi di coronavirus registrati sono appena 11 e da Wuhan, primo epicentro della pandemia, arriva la notizia che ci sono al momento solo 12 persone contagiate dal coronavirus e nessun ricoverato affetto da Covid-19 all’interno degli ospedali cittadini.

Spagna – Secondo i dati del ministero della Sanità, nel Paese si registrano 207.634 casi, mentre le persone guarite sono 98.731. Il picco dei decessi è stato raggiunto il 2 aprile scorso con 950 vittime in 24 ore.

Germania – La Germania ha registrato almeno 154.163 casi di infezione da coronavirus e 5.644 morti, secondo un conteggio effettuato dall’agenzia Dpa aggiornato a questa mattina. Nelle precedenti 24 ore erano stati registrati oltre 152.400 casi e 5.461 decessi. Il Robert Koch Institute di Berlino (Rki), la massima autorità epidemiologica in Germania, ha stimato che ad oggi circa 112.000 persone sono già guarite dall’infezione, 2.200 in più rispetto a ieri.

Francia – Sono 22.856 i morti in Francia legati all’epidemia di Covid-19 e contati negli ospedali, nelle case di riposo e negli istituti per disabili. Nelle ultime 24 ore si è registrato il minimo di morti negli ospedali, 152. Stabili i ricoverati (28.217, 5 meno di ieri), mentre per la seconda settimana consecutiva scende il numero dei pazienti affetti da Covid-19 che hanno bisogno del reparto di rianimazione: 4.682, con un calo di 43 pazienti in 24 ore.

Gran Bretagna – Altre 413 persone sono morte nelle ultime 24 ore a causa del coronavirus negli ospedali della Gran Bretagna portando il totale delle vittime a 20.732. Si tratta dell’aumento giornaliero più basso dalla fine di marzo.

Argentina – La quarantena attualmente in vigore per combattere la pandemia da coronavirus in Argentina è stata estesa fino al 10 maggio. Lo ha annunciato ieri sera il presidente della Repubblica Alberto Fernández.

India – Aumenta il numero dei contagiati in India con un balzo, nelle ultime 24 ore, di 1.990 nuovi positivi al coronavirus. Lo hanno reso noto le autorità sanitarie del Paese sottolineando che i casi sono saliti così a 26.496. Finora i decessi sono stati 824.

Canada – Il numero dei contagi da coronavirus in Canada ha superato i 45.000 (45.354) dal 15 gennaio a oggi, con 1.466 casi nelle ultime 24 ore. Il dato recente è leggermente in calo rispetto a venerdì, quando erano stati registrati 1.778 contagi. Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha dichiarato che, secondo le previsioni del governo, l’epidemia in Canada raggiungerà il suo apice a fine maggio e che la prima ondata dell’infezione si concluderà a fine estate.

Iran – Sono almeno 90.481 le persone contagiate dal coronavirus in Iran e 5.710 i morti. È il bilancio quotidiano fornito dal portavoce del ministero degli esteri, Kianoush Jahanpour, che include 1.153 nuovi casi e 60 morti nelle ultime 24 ore.

Israele – I casi positivi di coronavirus in Israele sono saliti oggi a 15.398, mentre i decessi hanno raggiunto la cifra di 199. Lo ha reso noto il ministero della Sanità. I malati in condizioni gravi sono 132, e di essi 100 sono in rianimazione. Le guarigioni continuano a crescere quotidianamente in un numero superiore di quello dei nuovi contagi ed adesso assommano a 6.602.

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