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Cura Italia, Ruocco: “Molte banche hanno continuato a incassare le rate dei mutui andando contro le disposizioni di legge”

La Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario, di cui è presidente, ha creato una casella di posta per raccogliere le segnalazioni dei cittadini. Da cui emerge che "per l'80% delle persone è stato impossibile ottenere la sospensione: i referenti, faticosamente raggiunti, hanno obiettato di non avere a disposizione procedure, di attendere circolari, tergiversando con varie giustificazioni"

Le banche e le finanziarie “hanno continuato ad incassare le rate del mutuo del 31 marzo, anche in mancanza di liquidità sui conti correnti, andando così contro le disposizioni di legge“. In particolare “per l’80% delle persone che hanno scritto è stato impossibile ottenere la sospensione prevista dal decreto cura Italia, che comunque esclude chi ha morosità superiore ai 90 giorni e quanti hanno usufruito di garanzie pubbliche all’atto della stipula del mutuo: “I referenti di banche e finanziarie, quando faticosamente raggiunti, hanno obiettato di non avere a disposizione procedure, di attendere circolari operative, tergiversando con varie giustificazioni e creando anche un clima di forte incertezza”. A scriverlo è la deputata M5s Carla Ruocco, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario, che ha creato una casella di posta (com.banche@camera.it) per raccogliere le segnalazioni dei cittadini.

In alcune situazioni, aggiunge Ruocco, le banche hanno applicato costi non prevedibili dal cittadino nonostante il decreto non li preveda. Problemi anche sul fronte dell’accesso al credito da parte delle Pmi. “I titolari di piccole e piccolissime imprese che costituiscono il 98% del tessuto imprenditoriale del nostro Paese, professionisti, commercianti e tutti coloro che normalmente accedono al credito per la propria attività, sono particolarmente preoccupati di essere segnalati in Centrale rischi come ‘cattivi pagatori'” nonostante il Tesoro lo abbia escluso.

La prima difficoltà sta nel raggiungere la banca in un momento in cui non ci si può spostare dal proprio Comune: “Numerose sono le segnalazioni provenienti da paesi e località di piccole dimensioni legate all’inaccessibilità: sportelli bancari chiusi, nessuna risposta al telefono né via mail, invito a raggiungere filiali lontane nonostante il divieto di circolazione. Le maggiori problematiche si riscontrano sui mutui: il decreto del Governo prevede la possibilità di sospendere il pagamento delle rate per i soli mutui prima casa e non per i mutui stipulati per finalità diverse (ristrutturazioni, liquidità, seconde case) e ciò è stato segnalato da molti cittadini come una difficoltà”, continua Ruocco. Che annuncia “prossime audizioni” in merito e chiede alle banche di fare la loro parte nel quotidiano e “rispondere con celerità alle richieste dei cittadini ed alle segnalazioni della Commissione”.

La Ruocco auspica l’estensione della sospensione a tutte le tipologie di mutuo fondiario a sostegno delle famiglie e delle imprese e che le rate di mutuo vengano sospese ad immediata richiesta con una semplice comunicazione, come già previsto dall’art. 56 del Decreto ‘Cura Italia’ per le imprese.