Bisogna “ribadire il proprio rifiuto verso chi dissacra, ancora una volta, il sacro e la Chiesa”. Con chi ce l’ha l’esorcista padre Francesco Bamonte? Con Achille Lauro e con il video di Me ne Frego, il brano sanremese con il quale in cantante ha conquistato platea dell’Ariston e social. Secondo il prete ci sarebbero alcune scene da condannare nelle quali Achille Lauro simula una pietà di Maria: “In un momento critico per la nostra collettività è fondamentale poter contare su radici e valori granitici. Mentre la salute pubblica è messa a repentaglio da un virus ancora sconosciuto e quindi temibile, addolora – ha scritto sul portale Interris il Presidente dell’Associazione Internazionale Esorcisti – dover registrare una grave legittimazione di condotte blasfeme e distruttive per l’identità religiosa e la dignità culturale di una bimillenaria civiltà cristiana come l’Italia”. Non è tutto: “Il problema non è un improvvisato imitatore di rockstar sataniste – continua il prete – e neppure il successo commerciale che incontra, bensì l’incredibile e scandaloso avallo ottenuto a sorpresa da chi istituzionalmente è tenuto a difendere e tramandare il ‘depositum fidei’. Viene da chiedersi quale sia la finalità di un’azione di sistematico elogio e di strumentale protezione nei confronti di un’operazione di marketing che ridicolizza, sporca e banalizza la caratura salvifica del sacrificio di un Figlio pianto da una Madre che da sola è rimasta ai piedi della Croce”.

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