Televisione

Amici 19, Le Sardine aprono il talent di Maria De Filippi: “Basta paura, pratichiamo la bellezza”. Standing ovation del pubblico e qualche lacrima

La prima puntata del serale di Amici, in onda dalle 21.36 all'1, è stata vista da 3.778.000 telespettatori con il 19,82% di share. Su Rai1 La Corrida con Carlo Conti ha conquistato, dalle 21.35 alle 0.00, 4.223.000 con il 18,7%

di Giuseppe Candela

Dalla piazza alla tv, un passaggio che per Le Sardine era già avvenuto con le numerose partecipazioni nei talk show politici. I leader del movimento hanno deciso di partecipare al serale del talent Amici in onda in prima serata su Canale 5. Una decisione che aveva creato qualche malumore interno ma che è stata difesa sui social dal movimento, anche poco prima dell’ingresso in studio: “Pronti al debutto. Con la giusta tensione di chi fa qualcosa che non ha mai fatto, ma con la felicità di portare un messaggio in cui crediamo in un posto che ci piace perché parla con l’arte, in cui abbiamo scelto di essere. Questa sera apriremo la prima puntata del serale di ‘Amici’. Una decisione forte che rivendichiamo e che ci dà l’opportunità di parlare ai giovani e di portare i nostri valori in un programma che premia il talento”.

Maria De Filippi concede alle Sardine uno spazio in apertura di sette minuti, ricordano Liliana Segre e citano Martin Luther King. L’antifascismo e l’importanza della Costituzione. Scorrono sul led le immagini toccanti del corpo senza vita del piccolo Alan Kurdi, quelle delle manifestazioni di Greta Thunberg, quelle di un orso polare colpito dal caldo anomalo. Al centro del loro intervento la lotta contro qualsiasi forma di discriminazione, la cura per la ambiente ma soprattutto la voglia di superare la paura.

“Non mi sarei mai aspettata di ritrovarmi un giorno in questo programma: non so ballare e al massimo ho cantato al karaoke. Parlare davanti ad un pubblico mi fa sempre moltissima paura e per essere qui stasera sono stata costretta a scendere a compromessi con lei: la paura. Io non ho ceduto alla sue pressioni ma la paura è sempre qui salda accanto a me. La paura è un’emozione potentissima e se scatta difronte ad un pericolo reale ci salva la vita, ma se scatta difronte ad un pericolo immaginario può renderti prigionieri. Cavalcare la paura istigando all’odio, produce ostilità, violenza, intolleranza. L’unica cosa che possiamo fare è reagire e dire basta! Basta paura! Pratichiamo la bellezza. Ovunque. Basta volerlo”, ha esordito Jasmine Cristallo.

Lorenzo Donnoli è la voce chi ha sofferto di autismo e di chi è omosessuale: “Non è così facile riconoscere il bello in se stessi. Se poi sei un ragazzo autistico che pensa alla Luna e anche omosessuale è un bel casino, allora ci vuole coraggio. Ho avuto paura di essere me stesso. Mi è capitato di aver pensato una cazzata: che fosse meglio morire invece che vivere come pensavo mi volessero gli altri. E invece no, è una figata essere se stessi!! In un mondo in cui una ragazza che vive la mia stessa condizione, come Greta, e che ci allarma su un qualcosa che tocca tutti noi viene sbeffeggiata. E io posso rischiare di nuovo di tornare a casa preso a bottigliate. Mentre un bimbo muore in fondo al mare con la sua pagella cucita addosso noi non possiamo restare immobili. Cambiare noi stessi è gratis. Salviamoci con la cultura e l’amore.”

L’intervento finale è di Mattia Santori: “80 anni fa una bambina ebrea rinchiusa nei campi di concentramento sognava di essere una farfalla e di volare sopra il filo spinato, nello stesso momento il popolo italiano decideva di smettere di essere servo e sognava una Costituzione, qualche anno dopo un prete americano sognava un mondo in cui neri e bianchi potessero condividere gli stessi diritti. Il filo comune di queste persone era soltanto uno. La paura. Un sentimento che preannuncia che stai per passare dall’ordinario allo straordinario. I ragazzi qui dietro stanno avendo paura. Noi stessi abbiamo avuto paura. E questo è il nostro augurio. Di avere paura, di superarla. Ogni giorno. Perché la bellezza è a portata di mano.”

Le Sardine non possono essere definite un partito politico ma non è la prima volta che nella trasmissioni di Maria De Filippi trovano spazio interventi simili, torna alla memoria Matteo Renzi con il giubbotto di pelle sempre ad Amici. Proprio nel talent show più volte la padrona di casa si è affidata per momenti di riflessione allo scrittore Roberto Saviano ma ha anche coinvolto a C’è posta per te, in un clima molto differente e scherzoso, Matteo Salvini con Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti. Tornando indietro negli anni l’incontro tra Piero Fassino e la sua tata. Interventi che spesso favoriscono il dibattito sull’utilità di queste partecipazioni ma soprattutto la domanda su chi beneficia di più di queste ospitate divisive.

La prima puntata del serale di Amici, in onda dalle 21.36 all’1, è stata vista da 3.778.000 telespettatori con il 19,82% di share. Su Rai1 La Corrida con Carlo Conti ha conquistato, dalle 21.35 alle 0.00, 4.223.000 con il 18,7%. Un testa a testa, anche in sovrapposizione, favorito dalla superconcorrenza di un venerdì affollato che vedeva sulle altre reti la presenza di Quarto Grado, Fratelli di Crozza, Presa Diretta, Il Cacciatore, Propaganda Live.

Amici è diventato negli anni il figlio debole in una famiglia forte, quella di Maria De Filippi che macina record di ascolti con i suoi numerosi titoli. Un genere che, senza girarci intorno, vive un momento di crisi, dimostrato dai bassi risultati di X Factor e dalla cancellazione di The Voice of Italy. Qui la sopravvivenza, sarebbe meglio dire la tenuta, del formato è favorito dallo zoccolo duro della trasmissione, dalla sua storicità. Un programma che si ripropone con i suoi pregi e i suoi difetti, la parte centrale scivola via con duetti, esibizioni e commenti veloci ma il talent soffre della sindrome dell’accumulo con troppe presenze che finiscono per essere usate poco e male, cosa tipica di molti show della generalista.

Con la convinzione che una presenza massiccia di ospiti possa garantire buoni risultati, cosa non scontata. Luciana Littizzetto non sembra particolarmente in forma e in collegamento funziona ancora meno. Il meccanismo cambia ogni anno e i regolamento si dimostrano sempre troppo complesso, lo show, seppur con difetti, è gradevole ma soprattutto permette allo spettatore di guardare Canale 5 in prime time senza urla, senza trash e senza provare imbarazzo. Di questi tempi quasi una mezza impresa.

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