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Festival di Sanremo 2020, Amadeus: “Il Bis? Bisogna pensare a una idea forte” e Fiorello: “Non ci sarò, ho un appuntamento col podologo”

Il conduttore e direttore artistico del Festival traccia un bilancio della sua esperienza vincente con la formula a tre con Tiziano Ferro e Fiorello

di Andrea Conti

Un Festival di Sanremo da record sia a livello di ascolti che personale. Amadeus è al settimo cielo, ma non vuole parlare di riscatto. “Non è una rivincita ma il tempo ha rimesso le cose al loro posto. Avevo detto che sarebbe stato un Festival anche femminile, e così è stato con le presenze sul palco delle 10 donne e i monologhi impegnati. Junior Cally meritava di stare in gara perché aveva una bella canzone, e lo ha dimostrato”, dice a Il Corriere della Sera.

E poi sfoglia l’album dei ricordi più belli: “Fiorello in ogni declinazione, e per l’ allegria contagiosa che mi ha portato; Benigni per il suo coraggio di portare all’Ariston Il Cantico dei Cantici ; le splendide reinterpretazioni di Tiziano Ferro di brani memorabili; la reunion dei Ricchi e Poveri”. Sulla fine della kermesse oltre le 2 di notte mette le mani avanti: “Volevo far fare bella figura al Festival: è stato un po’ come quando invitavo gli amici a casa e mia nonna continuava a cucinare per paura che non ci fosse abbastanza da mangiare”.

E su un Amadeus Bis? “Qualora accadesse mi metterò a pensare a un’idea altrettanto efficace artisticamente”. Infine una considerazione sul presidente Rai Marcello Foa: “Non l’ho più sentito già da prima che iniziasse il Festival ma l’ ho visto in sala e ho visto che la mia proposta artistica lo ha divertito”.

Poi arriva anche Fiorello che parla della sua esperienza al Festival: “Mi hanno chiesto tante volte di fare Sanremo e ho sempre detto di no. Quest’anno sono stato sul palco per quattro serate e non l’avrei fatto con nessun altro, se non con Amadeus. – afferma sempre a Il Corriere della Sera – In questo Festival ho dimostrato che il mestiere del presentatore non è il mio. Non avrei mai potuto fare per 5 ore quello che ha fatto Amadeus. Dicono che sono un battitore libero e mi ritrovo in questa definizione”.

È stato anche il Festival delle polemiche: “Sanremo è talmente pazzesco che riesce a trasformare chiunque in un Mostro. Prima di Amadeus lo aveva già fatto con Gianni Morandi, no dico Morandi… Lui ha saputo accettare le critiche perché si sentiva a posto con la coscienza e sapeva che fanno parte del gioco”. E poi chiude qualsiasi polemica con Tiziano Ferro: “Il mio bacio con Tiziano non era costruito, non era una gag: è stata una cosa spontanea e di sincero affetto”.

Lo aveva fatto capire in diretta e lo ribadisce, Achille Lauro era uno dei preferiti: “È un artista fantastico, ha riportato a Sanremo le performance che una volta erano di Anna Oxa, Patty Pravo, Renato Zero. È uno che sa trasformare la sua musica in show e sa inventarsi sempre qualcosa”. E sul Bis fa già sapere che: “Non ci sarò perché l’anno prossimo ho un appuntamento con il podologo in quel periodo”. Bisogna credergli?

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