“Il voto delle regionali ha sempre visto il Movimento raccogliere risultati inferiori rispetto alle tornate nazionali, ma va riconosciuto che in Calabria ed Emilia Romagna i risultati sono stati inferiori alle aspettative”. Così il capo reggente M5s Vito Crimi su Facebook commenta i risultati delle elezioni regionali. A poche sezioni dalla fine dello scrutinio, è ancora in dubbio se il Movimento 5 stelle riuscirà a piazzare qualche nome nei consigli regionali. Ma per Crimi il bicchiere deve restare mezzo pieno, nonostante la batosta. “Questo non ci induce ad arrenderci – continua il leader pro tempore – semmai è vero il contrario. Abbiamo già avviato il lavoro di organizzazione che ci consentirà un maggiore coordinamento”. Per Crimi la soluzione è “restare uniti, non lasciarsi irretire da facili sirene”. Ma la stoccata principale è al Pd, con cui si riapre la contesa sul futuro della maggioranza e sulla legge elettorale prossima ventura. Senza citarlo, Crimi parla direttamente a Nicola Zingaretti che già questa notte aveva parlato di ritorno al sistema bipolare: “Chi dà per scontato il bipolarismo”, dice Crimi, “resterà deluso”.

Il reggente del Movimento 5 stelle è l’ultimo leader, in ordine cronologico, a commentare i risultati della domenica elettorale. Segretari e notabili dei vari partiti avevano iniziato a commentare questa notte, quando già dalle prime proiezioni in arrivo dalle due Regioni i risultati si delineavano con buona certezza. Con un occhio di riguardo alle conseguenze sul governo. “Oggi Salvini ha perso le elezioni – ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, davanti al Nazareno – Voleva dare una spallata al governo che invece esce rafforzato e deve andare avanti con meno litigi e più concretezza”. Una risposta alle parole del leader della Lega, Matteo Salvini, che in conferenza stampa da Bologna ha parlato di “cavalcata eccezionale” per poi sottolineare lo scarso risultato del Movimento 5 Stelle: “Se i dati del M5s saranno confermati, il Movimento scompare dalla regione Emilia-Romagna e quasi scompare anche dalla Calabria. È evidente che domani a Roma qualcosa cambierà”. Le Sardine: “C’è chi dice che siano i gesti folli a cambiare il corso della storia, ma noi preferiamo pensare che siano i gesti ordinari a cambiare il mondo in cui viviamo. Non siamo nati per stare sul palcoscenico, ci siamo saliti perché era giusto farlo”.

Zingaretti: “Pd è primo, immenso grazie alle Sardine”
Il segretario del Pd esordisce dicendosi soddisfatto prima di tutto per l’affluenza in Emilia-Romagna, tra le più alte delle ultime elezioni. E questo risultato, dichiara, è stato possibile anche grazie all’azione di sensibilizzazione svolta dalle Sardine: “I dati che stanno emergendo confermano per fortuna una grande vitalità dell’elettorato che ha partecipato in massa. Un immenso grazie al movimento delle Sardine”. E poi attacca l’avversario leghista: “Salvini ha perso, voleva dare una spallata al governo, che invece esce rafforzato e deve andare avanti con meno litigi e più concretezza. Si è voluto dare al voto un aspetto politico e questo tentativo è fallito. La maggioranza esce più forte, dobbiamo non essere pigri e Conte deve rilanciare l’azione in modo ancora più forte su temi concreti. Le tasse, il lavoro, la scuola, l’università, la ripresa economica. La maggioranza esce rincuorata, mi auguro con meno problemi e più concretezza”.

Il leader Dem ha poi inviato il suo messaggio di congratulazioni al candidato Bonaccini per il lavoro svolto in campagna elettorale: “Mando un immenso abbraccio a Bonaccini, grazie per la battaglia eroica da grande presidente. Vedremo i risultati, ma il Pd resta il pilastro contro la destra”, ha aggiunto. E ha espresso invece il suo rammarico per il risultato della Calabria: “C”è un pò di rammarico perché se il fronte del centrosinistra fosse stato unito il risultato sarebbe stato migliore. Il Pd è di gran lunga il primo partito della Calabria. Grazie a chi ha combattuto”.

Anche lui, come Salvini, ha commentato i risultati dei partner di governo pentastellati: “Non mi permetto di dire nulla al M5s, ma c’è un travaglio che è sotto gli occhi di tutti. Si sta tornando ad un sistema bipolare. Come accaduto in Calabria e in Emilia-Romagna si sceglie trai due principali contendenti. Lo dico da alleato e non da avversario”.

E chiede unione nella maggioranza al governo: “La verifica della maggioranza? Ci siamo riuniti, anche se non capivamo il perché, per definire un’agenda da offrire al presidente Conte. Ci sarà materia per discutere, la concretezza ora è il dato importante. Si apre uno spiraglio che questa maggioranza può coprire e dire che i risultati si trovano, i problemi si risolvono. Perché Salvini è bravo a raccontare i problemi, ma non a risolverli”.

Crimi: “Chi dà per scontato il bipolarismo sarà deluso”
Ultimo in ordine di tempo, il reggente M5s ha commentato la sconfitta del movimento solo questa mattina, con un post su Facebook: “Il risultato è al di sotto delle aspettative ma da qui a dire che il M5s è morto, ce ne corre – ha scritto – il Movimento è vivo e vegeto e continuerà a lavorare ‘pancia a terra’ al governo del Paese”. “Ogni volta che un risultato elettorale non ci sorride – scrive NCORA Crimi – sento partire il solito coro che scandisce all’unisono: il Movimento è finito, è in ginocchio, sta scomparendo. In più, questa volta, viene dato per scontato il ritorno del bipolarismo, come se le elezioni in due regioni equivalessero al voto nazionale. Anche questa volta li deluderemo perché, chi dice questo, non ha capito cosa sia veramente il Movimento 5 Stelle, del perché siamo nati e quali sono gli ideali che ci guidano e ci rendono diversi da tutti gli altri”.

“Il voto delle regionali – continua il successore di Di Maio – ha sempre visto il Movimento raccogliere risultati inferiori rispetto alle tornate nazionali, ma va riconosciuto che in Calabria ed Emilia Romagna i risultati sono stati inferiori alle aspettative. Questo però non ci induce ad arrenderci: semmai è vero il contrario. Abbiamo già avviato il lavoro di organizzazione che ci consentirà un maggiore coordinamento e ci permetterà di essere più presenti sui territori. Sarà fatica e sudore, ma so che siamo in grado di farlo. A una condizione: quella di restare uniti, di non lasciarsi irretire da facili sirene, di ricordare sempre quali sono gli obiettivi e le motivazioni che ci hanno portati nelle istituzioni e alla guida del Paese. A volte – continua – ci si trova a dover scegliere tra il consenso e il bene dei cittadini, non sempre le due cose coincidono. C’è la ricerca del facile consenso, quello di chi ad agosto fugge dalle responsabilità che si era assunto nei confronti dei cittadini italiani. E poi c’è il consenso guadagnato con il sudore, che richiede tempo, pazienza e resistenza. Il consenso che arriva solo attraverso il lavoro incessante, la progettualità a medio e lungo termine, la capacità di immaginare e costruire il nostro futuro”.

Salvini: “Chi ha votato si è preso le sue responsabilità”
Il capo del Carroccio ha esordito ringraziando tutti gli aventi diritto che si sono recati alle urne nelle due Regioni: “Grazie ai milioni di italiani che hanno votato. Chi sceglie si prende delle responsabilità, chiunque abbia scelto. Si è fatto carico di un pezzetto del futuro del Paese. Mi prendo un pezzetto di merito di aver ri-coinvolto le persone ad andare a votare”. Poi si è detto soddisfatto per il largo successo di Santelli in Calabria: “Parto dall’unico dato certo, che mi riempie di orgoglio, che è quello della Calabria. Per la prima volta in una Regione del Sud ci siamo e siamo determinanti. Sono felicissimo di essere stato più volte in Calabria, ci tornerò per mantenere gli impegni presi”.

“Se ci sono 20 punti di distacco in Calabria – ha aggiunto -, già da domani saremo al governo per costruire una squadra di governo come Lega e come centrodestra assolutamente all’altezza della Calabria. Ringrazio Jole Santelli che ha fatto una campagna senza voce ma con una forza bestiale. Quindi le donne della Lega e del centrodestra in generale hanno una marcia in più rispetto a chi va a targhe alterne”

Salvini rivendica anche i risultati dell’Emilia-Romagna, dove la Lega, dai dati aggiornati, appare sconfitta: “Avere una partita aperta in Emilia-Romagna per me è un’emozione, dopo settant’anni per la prima volta c’è stata una partita. È stata una cavalcata eccezionale”, ha continuato.

Dicendo di non sentirsi sconfitto, come invece ha dichiarato Zingaretti, il leader leghista ha poi evidenziato il risultato del Movimento 5 Stelle: “L’Emilia-Romagna e la Calabria sono due delle Regioni dove il M5s è nato e ha preso più voti, quindi è evidente che domani qualcosa a Roma cambierà”.

Berlusconi: “Santelli emblema del riscatto del Sud”
Il fondatore di Forza Italia, Silvio Berlusconi, si è detto entusiasta per il risultato in Calabria: “Hanno vinto tutti i candidati di Forza Italia in cui la coalizione ci ha dato mandato di presentarli – ha dichiarato – Grande risultato di Jole che si appresta a vincere, una donna di Fi che ha dedicato la vita alla sua terra. Con la sua guida la Calabria diventerà emblema del riscatto del sud, non sarà più la terra dell’inefficienza e del malaffare ma terra di eccellenze. La sinistra non riesce più a parlare al suo blocco di riferimento. I dati condannano il M5S all’irrilevanza”.

Adesso, ha continuato Berlusconi, si apre una “nuova stagione”: “Se la parola democrazia ha ancora un senso, si dovrà cambiare governo rendendo la parola agli elettori”.

Sardine: “Sono i gesti ordinari a cambiare il mondo”
A urne chiuse, anche le Sardine, sul loro profilo Facebook ufficiale, fanno un bilancio di questi mesi di manifestazioni, incontri e flash mob nelle piazze italiane: “C’è chi dice che siano i gesti folli a cambiare il corso della storia, ma noi preferiamo pensare che siano i gesti ordinari a cambiare il mondo in cui viviamo. Non siamo nati per stare sul palcoscenico, ci siamo saliti perché era giusto farlo. Ma ora è tempo di tornare a prendere contatto con la realtà e ristabilire le priorità, innanzitutto personali. Se avessimo voluto fare carriera politica l’avremmo già fatto. E invece, prima di tutto, desideriamo tornare ad essere noi stessi, elettori e cittadini, parenti e amici. Per questo motivo non ci vedrete in Tv o sui giornali. La nostra responsabilità è pari a quella che si è assunta ogni persona che oggi si è infilata il cappotto ed è andata a fare una croce da protagonista. È tempo di far calare il sipario e lavorare dietro le quinte per preparare un nuovo spettacolo con tutti voi che vorrete continuare a non essere spettatori qualunque. Fino ad oggi siamo stati una bella favola”.

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