“Non è bello guardare negli occhi le proprie figlie senza sapere cosa accadrà in futuro”. Mohamed vive a Sesto San Giovanni insieme alle sue due figlie e alla moglie. Ha sempre pagato l’affitto, ma nei prossimi mesi rischia di essere sfrattato. Per questo oggi l’Unione Inquilini Sesto San Giovanni ha organizzato un presidio davanti alla sua abitazione. “La sua famiglia avrebbe avuto diritto a una casa popolare nel 2012 – spiega il suo avvocato Gianluigi Montalto – ma poiché non c’erano alloggi disponibili, l’amministrazione precedente lo aveva collocato in una casa privata con una sublocazione”. Ma con il cambio di maggioranza nel 2017, la giunta di centrodestra ha scelto di anticipare la rescissione di quei contratti in sublocazione: “Non capiamo la logica se non quella di risparmiare qualche centinaia di euro, ma il risultato è che nei prossimi mesi si rischia una macelleria sociale con 22 famiglie e decine di bambini per strada” conclude l’avvocato poco prima dell’arrivo dell’ufficiale giudiziario. Per oggi lo sfratto è stato rinviato al 12 marzo: “È una buona notizia, ma il problema di fondo rimane – spiega Marco Di Guio dell’Unione Inquilini Sesto San Giovanni le famiglie devono essere sistemate in modo definitivo, ma per il momento l’amministrazione ha dimostrato volontà di sbattere famiglie in strada”.
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