Non è più accettabile che ci siano episodi di violenza verso il diverso, che prendono di mira la razza, il colore della pelle, l’orientamento sessuale. Sono troppi e su questo dobbiamo lavorare”. Lo ha detto la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, nel suo intervento al convegno “Le vittime dell’odio” ribadendo che il compito delle istituzioni e della politica “è rendere il Paese più inclusivo” e porre un freno alla “contrapposizioni”.

Tanti i partecipanti al convegno chiamati a dare una testimonianza: il presidente dell’Associazione italiana calciatori Damiano Tommasi, la capitana della nazionale di calcio femminile Sara Gama, l’attore Jonis Bascir, Imma Battaglia, leader del movimento Lgbti, l’ex nuotatrice paralimpica Cecilia Camellini, il padre di Valerio Catoia, giovane atleta con la sindrome di down che ha salvato una bambina di dieci anni che stava affogando e che ha subito le peggiori infamie sui social, padre Ibrahim Faltas, frate francescano, parroco di Gerusalemme, impegnato quotidianamente nel promuovere il dialogo tra israeliani e palestinesi, l’imam Yahya Pallavicini, presidente della Comunità religiosa islamica italiana e Nando Tagliacozzo, ebreo sopravvissuto all’Olocausto in cui sono morti i suoi familiari.

Video Youtube/Polizia di Stato