È il 30 maggio 1999. Sei giorni dopo Pantani verrà escluso dal Giro d’Italia a Madonna di Campiglio, iniziando un calvario da cui non si riprenderà più. Prima di quella pagina nera e controversa per la storia del ciclismo c’è ancora tempo per un’ultima impresa da tramandare: la Racconigi-Oropa, 15a tappa del Giro di 160 chilometri. L’ultima vittoria al Giro d’Italia di Pantani.

Ai piedi della salita finale che portava al Santuario di Oropa, Pantani deve fermarsi e mettere i piedi a terra. La catena è saltata, così come pare essere saltata la possibilità di vincere una gara che avrebbe messo al sicuro la sua maglia rosa conquistata il giorno prima. Improvvisatosi meccanico il Pirata perde circa 40 secondi dal gruppo di testa quando mancano appena dieci chilometri alla fine. Atteso dai compagni di squadra, Pantani dà avvio a una delle più entusiasmanti rimonte della storia del ciclismo a tappe. In pochi chilometri supera complessivamente 49 corridori e va a riprendere Jalabert, fino a quel momento solitario in testa alla corsa. A tre chilometri dall’arrivo Pantani stacca anche Jalabert e taglia il traguardo 21 secondi prima del francese e senza rendersi conto di aver vinto la tappa. Con quel trionfo, il romagnolo porta a 1 minuto e 54 secondi il suo vantaggio su Paolo Savoldelli e a 2 minuti e 10 secondi su Jalabert. Sarà tutto inutile. La sospensione inflitta al Pirata dopo Madonna di Campiglio renderà vano il tentativo di confermare il titolo del 1998. Alla fine a vincere sarà Ivan Gotti.

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