Ohohoh! Anche Kitikaka spedisce una letterina a Babbo Natale. Sperando che non siano i difensori della Fiorentina a recapitargliela, altrimenti arriva a Pasqua. Regali, semplici pensieri, microfoni che funzionano, regie che inquadrano, oggetti utili a chi si mostra in tv commentando il calcio, perché a Natale si è tutti più buoni. O quasi.

Caro Babbo Natale…

…ad Antonio Cassano dovresti recapitare una slitta. L’altra sera a TikiTaka (lo sappiamo, caro Babbo, Pardo ci ha rubato l’idea del titolo della rubrica, ma fa niente, ci penserà la Befana) a sedere al suo posto c’era Marco Borriello. Come dire che nel prossimo film di Scorsese, al posto di Al Pacino reciterà Gino Bussolari. Certo, Borriello è sempre un bel vedere. Il suo completo nero fumo camino acceso per le feste faceva un baffo alle camicie bianco tamarro di Antonio. Ma purtroppo la ruota gira. E a commentare le partite preferiremo sempre le intemerate cassaniane agli sguardi languidi di Marcone. Lui che è sempre intento a canticchiare “verso un triangolino che ci esalta”, non intendendo certo il fraseggio tra lui, Dessena e Barella. Pardo ha detto che Antonio “è in montagna”. Poi abbiamo scoperto che è stato cacciato dal programma. Ecco il perché della richiesta Babbo: #aridacceCassano. Con slitta.

…a Bobo Vieri dovresti spedire invece un paio di scarpe nuove. Mica è Pinocchio il piccolo Bobo. Non gli si sono bruciati i piedi allungando le gambe verso il camino. Che è poi un termosifone che Pardo mette al centro dello studio, e su cui appoggia spesso i piedi anche lui per scaldarsi. No, Bobo si presenta in trasmissione da un po’ di tempo con degli stivaletti per i quali la questura ha già avvisato da tempo tutte le volanti disponibili. La calzatura mostra diverse strisce di velcro con strappi, ad intermittenza rosse e nere (sarà invidioso del ritorno di Ibra al Milan?), talmente aderenti al collo del piede e alla caviglia che Lewis Hamilton ha chiesto informazioni per indossarle al prossimo GP di Singapore. Ecco Babbo, basta che gli fai arrivare un paio di scarpe normali, coi lacci e una suola classica. Mica sbagliarti a spedirgli un paio di scarpini. Bobo si farebbe strane idee…

…a Eraldo Pecci dovresti far avere una cravatta. Magari anche due. Segnati bene il colore: nera, grigia, blu, azzurra, verde, viola, rossa. Senti da Pantone magari. L’importante è che Eraldo non ne compri altre gialle. Davvero, ad inizio stagione sembrava una scelta sbarazzina e spiritosa. Poi la ripetizione continua ci ha fatto aprire gli occhi. Gialla canarino, gialla limone, gialla itterizia. Con in più disegnati sopra i motivi più astrusi del cosmo. All’inizio dei semplici arabeschi, poi via via degli intarsi, dei grovigli, dei gorghi. Un mese fa ci aveva perfino impastricciato dei tortellini. Due settimane addietro un archeologo ci ha decifrato una nuova versione della stele di Rosetta. Domenica scorsa Roberto Giacobbo ci ha letto un messaggio alieno. Ecco Babbo, capirai bene che devi fare in fretta. Non tenere San Giovanni in Marignano per ultima la notte del 24. Altrimenti il rischio è che il parroco, mentre Eraldo è a messa, legga sulla sua cravatta dei segni divini e ci ritroviamo a venerare la nascita di un canguro.

…al cameraman della 2 di TikiTaka, Babbo, devi mandare un nuovo paio d’occhiali. Purtroppo, e non è una questione di gusti, ma un dato oggettivo, durante l’ultima puntata di TikiTaaka ha inquadrato si e no una decina di volte in un’ora e mezza Wanda Nara. Ora Babbo, so che hai un’età e certe cose per te possono essere fatali, ma fidati: Wanda andava inquadrata fissa per tutta la puntata. La signora Icardi ha voluto celebrare il Natale rifacendosi proprio al tuo bell’abitino rosso. E pensa, Babbo, che Wandona nostra ha dimenticato di allacciare i bottoni della blusa e ha perfino dimenticato una robusta cinturona come la tua. Il risultato caro Babbone, è che Wanda aveva una scollatura lunga fino all’ombelico. Probabile però che la taglia indossata da Wanda fosse un po’ piccina, magari lasciata ad infeltrire in qualche armadio argentino e da lì recuperata. Tanto che la scollatura oltre che lunga si allargava parecchio e proprio sul petto. Caro Babbo, immagina cosa si vedeva a TikiTaka domenica sera (sempre che non te lo sei visto anche tu). Ecco, allora un paio di occhiali al cameraman della 2 per vederci meglio. E magari anche una fascia elastica per anca e bacino per spostare il busto verso Wanda, male non gli farebbero.

…a tutto il cast e la crew della Domenica Sportiva, Babbo, devi far recapitare al più presto, una robusta fiala di adrenalina. E fai davvero veloce Babbone, perché durante l’ultima puntata nemmeno si riusciva ad arrivare al giro di presentazione ospiti senza essersi sonoramente appisolati.

…a Ubaldo Pantani, quello che su Rai2 a Quelli che il calcio imita Mario Giordano, dovresti recapitare una bottiglia di ottimo champagne. Dopo aver inventato la parodia dell’ex direttore de Il giornale che nel suo Fuori dal Coro abbatte con un’ascia finta non le zucche di Halloween, ma una porta modello Shining, si è perfino immolato in una imitazione di Paolo Del Debbio a Dritto e Rovescio cogliendo l’essenza del giornalista Mediaset: non far parlare gli intervistati, soprattutto se “comunisti”. Pantani e i suoi autori sono stati semplicemente perfetti. Uno sketch irresistibile, inarrestabile, da sbellicarsi. Una performance stellare al cui confronto le sedici parrucche con dentature finte trasformate da Crozza in imitazione profonda e meditata sono da palco amatoriale.

…infine Babbo, recapita un bel panettone con uvetta a una trasmissione tv che si chiama Il Pallone Gonfiato Live. Lo so, mica la si vede in tutta Italia, ma quando siete in Emilia Romagna e volete seguire una partita del Bologna di Mihajlovic ma vi manca l’abbonamento a Sky, oppure la linea per la piratata in streaming non funziona, nello studiolo di Alberto Bortolotti (Telesanterno, canale 18) si mastica calcio a un livello altissimo. Pensate: è come se tra descrizione in diretta delle azioni di gioco e i commenti tecnici degli ospiti si vedesse la partita. Sul serio. Fate una prova. È una cosa pazzesca. Un po’ come Tutto il calcio minuto per minuto di una volta che sul suo ricco canovaccio ti faceva lavorare di fantasia. E poi l’aspetto incredibile è che Bortolotti e i suoi ospiti, che vengono tra l’altro rimescolati di continuo, ed è spesso gente che lavora nel calcio di provincia o semiprofessionistico, quindi pochi nani e ballerine, ha occhio e anima sinceri. Non quelle robe alla tifoso scalmanato. Se il rigore per il Bologna non c’è si consultano e dicono che non c’è. Se il fuorigioco dell’avversario c’è lo segnalano perbene senza scaldarsi come bufali inferociti. Insomma tutto molto british. Il Pallone Gonfiato, tra l’altro, è la continuazione di una storica trasmissione degli anni ottanta in onda il lunedì sera contro il prociesso del biscardone. Auguri e figli rossoblù.

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